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22 Apr 2025

Papa Francesco: Centro Astalli, “nel suo esempio e nel suo ricordo continueremo a tendere la mano ai rifugiati e a camminare insieme al loro fianco”

“Papa Francesco ha mantenuto uno sguardo attento sulle periferie del mondo e lanciato un costante messaggio di giustizia e di pace, per una vita degna e umana per tutti, in cui nessuno sia lasciato indietro. Ha avuto attenzione per gli ultimi, per gli invisibili, di cui si è fatto prossimo; testimone dell’incontro e della fraternità, contro la cultura dello scarto”. Lo scrive, in una nota, il Centro Astalli evidenziando che Papa Bergoglio è stato “un amico dei rifugiati, a cui ha sempre espresso e manifestato la sua vicinanza, e di cui ha sempre difeso i diritti e la dignità; non numeri ma persone, volti, storie, fratelli da accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. “Ha percorso le vie della loro sofferenza a Lampedusa, a Lesbo, nelle terre da cui fuggono. Ha ascoltato il grido di dolore di quanti vivono gli orrori della guerra e invitato tutti noi a farlo concretamente facendo tacere le armi. Ha aperto loro le porte e spronato le comunità religiose a fare altrettanto”. “Accompagnare chi è rimasto al bordo della strada. Papa Francesco ci ha ricordato questo nel suo pontificato – sottolinea p. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli -. L’incontro e l’ascolto di chi è stato escluso, di chi vive le periferie esistenziali, restituisce dignità: guardare negli occhi, toccare le ferite. I rifugiati, verso i quali Papa Francesco ha sempre avuto grande attenzione, sono quella «carne di Cristo» la cui accoglienza apre la speranza a un futuro di pace”. “Custodiamo nella memoria del cuore, tutti noi, operatori, volontari e rifugiati, i ricordi indelebili della sua visita alla mensa del Centro Astalli nel settembre del 2013 e delle tante occasioni in cui ha voluto incontrare le persone rifugiate”, si legge nelle nota: “Oggi ci sentiamo più soli, ma il nostro conforto sta nella speranza che non delude. Nel suo esempio e nel suo ricordo continueremo a tendere la mano ai rifugiati e a camminare insieme al loro fianco, contro la globalizzazione dell’indifferenza, in nome del bene comune”.

(SIR)