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14 Gen 2025

1700 Anni dal Consiglio di Nicea: una preghiera per l’unità dei cristiani

Nel maggio-giugno dell’anno 325 l’imperatore Costantino I convocò e presiedette il primo concilio ecumenico cristiano.

Il Concilio, al quale parteciparono da 220 a 318 vescovi, affrontò innanzitutto questioni dottrinali, come mostra in particolare la “Dichiarazione dei 318 Padri”, e più precisamente il credo, cd.simbolo niceno, che professa Gesù Cristo come Figlio di Dio, “consustanziale l Padre”. Naturalmente, questa formula può essere compresa soltanto alla luce della violenta disputa divampata nel cristianesimo in quel tempo, principalmente nella parte orientale dell’Impero Romano, e che ruotava intorno alla questione di come conciliare la confessione di fede cristiana in Gesù Cristo quale Figlio di Dio con la fede altrettanto cristiana in un unico Dio (contro eresia di Ario).

Fissò, inoltre, la celebrazione della Pasqua dopo l’equinozio di primavera (uso romano-alessandrino) e, poiché nel Concilio di Nicea fu risolta la violenta disputa ariana intorno alla confessione cristologica, il Concilio testimonia anche il modo in cui vengono discusse e decise in maniera sinodale questioni controverse di fede e di disciplina nella Chiesa assumendo, dunque, un’importanza ecumenica.

Il termine sinodo in greco contiene i termini greci “hodos” (cammino) e “syn” (con), ed esprime proprio il concetto di un cammino percorso insieme. Più propriamente nell’accezione cristiana, la parola “sinodo” designa la via comune di coloro che credono in Gesù Cristo, il quale dice di se stesso “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14,6).

All’origine, quindi, la religione cristiana era quindi designata come “via” e i cristiani nella sequela di Cristo erano detti “seguaci della Via” (At 9,2). In questo senso, Giovanni Crisostomo poté affermare che Chiesa è un nome “che significa un cammino comune” e che, pertanto, Chiesa e sinodo sono “sinonimi”. La parola “sinodalità” è quindi tanto antica e fondamentale quanto la parola “Chiesa”.

Dal 18 al 25 gennaio 2025 ritorna la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema di quest’anno si ispira al brano del Vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?” (Gv 11,26).

Il 2025 segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico, tenutosi a Nicea nel 325. Questa commemorazione offre un’occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio.

Nella Diocesi di Trento, terra-ponte dove si è sempre coltivata una particolare vocazione ecumenica, si segnalano in particolare tre appuntamenti principali:

venerdì 17 gennaio alle ore 17.30 a Trento nella chiesa di S. Margherita è in programma una preghiera ecumenica a cura del Consiglio di Chiese Cristiane di Trento, insieme al vescovo Lauro;

giovedì 23 gennaio ad ore 20.00 ad Arco nella Collegiata di S. Maria Assunta si terrà una preghiera ecumenica a cura di Via Pacis;

venerdì 24 gennaio alle 20.30  a Sanzeno nella Basilica Santi Martiri la preghiera ecumenica guidata del Gruppo Samuele con la presenza del vescovo Lauro.

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(Ufficio Stampa Diocesi Tn)