Il due aprile di diciannove anni fa, poco dopo le 9,30 di sera arrivava l’annuncio della morte di Giovanni Paolo II.
Aci Stampa lo ricorda anche attraverso le catechesi che aveva dedicato al Ministero Petrino. Nel salutare i neo cardinali del concistoro del 21 febbraio 2001, Giovanni Paolo I si esprimeva così: “insieme vogliamo rendere grazie a Dio per aver fondato la sua Chiesa sulla roccia di Pietro(…), vogliamo pregare intensamente affinché, “tra gli sconvolgimenti del mondo”, essa “non si turbi”, ma avanzi con coraggio e fiducia”.
La messa viene celebrata il 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, la cui missione e vocazione di apostolo sono riassunte nel nuovo nome di Pietro, ricevuto dal Maestro e incaricato dal Risorto di pascere il suo gregge. Al ministero petrino il Papa aveva dedicato tra l’altro una serie di catechesi tra il 25 novembre del 1992 e il 24 marzo del 1993. Una serie che seguiva quella sulla figura del vescovo.
Si parte dalla consegna della chiavi e del “potere” delle chiavi il cui scopo “è di aprire l’accesso al regno, non di chiuderlo: “aprire”, cioè rendere possibile l’ingresso nel regno dei cieli, e non opporvi ostacoli che equivarrebbero a una “chiusura”. Tale è la finalità propria del ministero Petrino, radicato nel sacrificio redentivo di Cristo, venuto per salvare ed essere Porta e Pastore di tutti nella comunione dell’unico Ovile”.