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23 Dic 2023

Consiglio Trento, chiusa discussione su linee programmatiche

Si è chiusa a tarda sera la discussione in Consiglio provinciale a Trento sulle linee programmatiche del governatore Maurizio Fugatti. Sul tema Euregio – ha detto Fugatti – sono stati messi in campo il bypass (e le risorse sono arrivate e sono assicurate) e poi è nato il progetto A22 che quando andrà in porto l’autostrada sarà la più green di Europa.

Sul contratto trentino della sanità si deve essere realistici perché si è in un quadro nazionale, anche se il Trentino può fare qualcosa in più. Non c’è un contratto sudtirolese della sanità e ciò dimostra che il Trentino non può pagare tanto di più il personale sanitario. Si lavora sulle condizioni di fondo: dalla scuola di medicina e dal fatto che un professionista entrerà in un sistema completamente integrato sul territorio.

Un sistema, insomma, che potrà attrarre i professionisti. Insomma, una visione basata sulla concretezza.
Sul tema dello Statuto e dei temi finanziari, Fugatti ha ribadito, che “senza risorse finanziarie non c’è autonomia”.

Dopo Patto di Milano e quello di Garanzie con gli accordi con Draghi e Giorgetti hanno portato cento milioni nelle casse della Pat. Ed è la prima volta dopo tre legislature. Insomma, la partita finanziaria è determinante. L’accordo di San Michele ha portato a casa il massimo possibile sugli arretrati e dentro quell’accordo ci sono
12 milioni all’anno, sui combustibili che stanno calando, per sempre che non andranno ai conti nazionali.
Sullo Statuto, certo ci vuole attenzione perché non si sa maicosa può succedere in Parlamento, ma non si è tenuto all’oscuro il Consiglio che verrà coinvolto quando si saprà di cosa si sta parlando. Ma non c’è il rischio di un sub statuto rispetto al Sudtirolo.

Riguardo alla sanità, il Presidente ha sottolineato, il livello di umanità della sanità trentina. I ritardi nelle visite ci sono, anche se ci sono stati miglioramenti anche se i problemi del personale sono sempre seri. Mobilità sanitaria: per 20 anni, ha aggiunto, è sempre stata in negativo, picco raggiunto nel 2015 con 13
milioni di euro andati fuori provincia. Nel 2022 il Trentino è tornato a incassare anziché pagare.

(ANSA)