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10 Dic 2023

L’inaugurazione del Presepe e dell’ Albero in Piazza San Pietro

“Da Piazza San Pietro penseremo a Greccio, che a sua volta ci rimanda a Betlemme. E mentre contempliamo Gesù, Dio fatto uomo, piccolo, povero, inerme, non possiamo non pensare al dramma che stanno vivendo gli abitanti della Terra Santa, manifestando a questi nostri fratelli e sorelle, specialmente ai bambini e ai loro genitori, la nostra vicinanza e il nostro sostegno spirituale. Sono questi che pagano il vero conto della guerra”. Papa Francesco ha salutato così questa mattina le delegazioni di Greccio e  di Macra che hanno donato il presepe e l’albero per Piazza San Pietro.

Nel pomeriggio di oggi si è inaugurato il presepe insieme alla illuminazione dell’albero che viene dai boschi della Valle Maira in provincia di Cuneo in Piemonte. La Banda della Gendarmeria Vaticana ha tenuto un piccolo concerto, poi i discorsi, i ringraziamenti e la benedizione.

“Davanti ad ogni presepe,- ha detto il Papa-  anche a quelli realizzati nelle nostre case, noi riviviamo ciò che è avvenuto a Betlemme più di duemila anni fa; e questo dovrebbe risvegliare in noi la nostalgia del silenzio e della preghiera, nella nostra vita quotidiana spesso tanto frenetica. Un silenzio necessario per poter ascoltare quello che Gesù ci dice da quella “cattedra” singolare che è la mangiatoia. Preghiera, per esprimere lo stupore riconoscente, la tenerezza, magari le lacrime che la scena della Natività suscita in noi. E in tutto questo ci è di modello Maria: lei non dice nulla, ma contempla e adora”.

E poi l’albero, un simbolo che nasce nel paganesimo, ma ormai protagonista in tutte le case e che in questo 2023 è “arricchito con stelle alpine coltivate in pianura, per tutelare quelle che crescono in alta montagna. Questa una scelta che deve farci riflettere, – dice il Papa- evidenziando l’importanza della cura per la nostra casa comune: i piccoli gesti sono essenziali nella conversione ecologica, gesti di rispetto e gratitudine per i doni di Dio”.

(ACI Stampa)