Alla figura di Santa Teresina o Santa Teresa del Bambino Gesù sono legate tantissime preghiere tante ritualità, tante espressioni. Santa Teresina, infatti, è conosciuta in tutto il mondo innanzitutto come la “patrona delle missioni” ( ironicamente non uscì mai dal monastero di Lisieux ) e come “patrona di Francia”, insieme a Giovanna d’Arco. Ma non solo. Lei è conosciuta come la “Santa delle rose”, “la santa dei paradossi”, così piccola, ma tanto grande. E’ anche ricordata la “protettrice dei malati di AIDS”, e anche colei che offre conforto per chi soffre di depressione e angoscia.
Teresina è stata una carmelitana francese. Fu proclamata dottore della Chiesa nel 1997, terza donna, a quella data, a ricevere tale titolo dopo Caterina da Siena e Teresa d’Avila. Il postulato di Teresa comincia con la sua entrata al Carmelo il 9 aprile 1888, tanto osteggiata dal canonico Delatroëtte, ma auspicata dalle suore del monastero di Liseaux. La piccolezza di Teresa, i suoi limiti (era di carattere timido e molto mite) divengono per lei motivo di gioia e speranza. Proprio perché è nei suoi limiti che si va ad esercitare “l’amore misericordioso di Dio per lei”. Nei suoi manoscritti Teresa dà a questa intuizione teologica il nome di “piccola via”, e a partire dal febbraio 1895 inizia a firmare regolarmente le sue lettere associando la parola “piccolissima” prima del suo nome. La “piccola via”, divenne la sua filosofia di vita basata sui piccoli gesti quotidiani. E che tutti possono imitare.
Le principali pratiche di devozione, nate con il gesuita padre Putigan, hanno come riferimento le definizioni da lei stessa pronunciate poco prima della sua morte, nel 1897. Da queste parole sono nate molte pratiche di devozione popolare. “Non piangete. Io vi sarò più utile dopo la mia morte e vi aiuterò più efficacemente di quando ero in vita. Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra. Vedrete che cascata di rose farò piovere su di voi!”, disse Santa Teresina. Tutto ciò si rispecchia nella famosa “novena delle Rose” di Santa Teresa di Lisieux. Una pioggia di rose e una pioggia di miracoli.
In onore della santa, si decise di erigere a Lisieux una grande basilica. E oggi è meta di tantissimi fedeli. Una devozione molto forte è nel venerare le sue reliquie, custodite nella basilica in Francia. Il viaggio delle reliquie di Santa Teresa è molto particolare, iniziato nel 1994, ha toccato quasi 70 paesi e continua ancora oggi; anche le reliquie dei suoi genitori, Louis e Zélie Martin, hanno viaggiato per il mondo dal 2015. Anche Papa Francesco le ha reso omaggio lo scorso giugno con una rosa bianca portata alle sue reliquie in San Pietro.
(ACI Stampa)