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24 Set 2023

Marco Martalar, come nascono le sue opere

Alla Voce del Trentino Marco Martalar, scultore del legno noto per il Drago di Vaia, racconta la sua esperienza di artista del legno. La passione dello scolpire il legno nasce proprio nella sua famiglia di boscaioli: inevitabile per lui essere legato al mondo del legno.

Le sue opere, dal Drago (ahimè andato distrutto) , al grifone, il gallo, il cervo, la lupa e altre ancora nascono da un’idea che viene impressa sulla carta. Poi al momento giusto vengono proposte alle varie amministrazioni locali e così da lì nascono e vivono.

I luoghi, dove collocarle, vengono indicate dalle varie amministrazioni che in concerto con l’artista danno il via perché l’idea prenda forma. La tanta burocrazia sicuramente necessaria, purtroppo, rallenta i tempi di realizzazione e dal progetto possono volerci dei mesi per poter iniziare.

Dall’ok si parte con la costruzione: in genere due o tre mesi di lavoro (molto dipende dal tempo), lo stesso artista raccoglie nel bosco quanto gli serve per costruire e dare forma all’idea. L’opera viene realizzata semplicemente sul posto. Da scultore e, facendo delle prove, Marco riesce a trovare le varie parti anatomiche: ogni pezzo ha il suo posto, l’importante è avere molti pezzi a disposizione.

Inevitabile la domanda sulla distruzione del Drago, ad opera di sconosciuti. Capitolo ancora doloroso per l’artista che, però, conferma di non avere in mente di rifarla: ogni opera è unica, impossibile ripetersi.

Rassicura, però, che è al lavoro con altre nuove idee sulle quali mantiene il massimo riserbo.

(La Voce del Trentino)