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21 Lug 2023

120 anni dalla morte del Papa della RERUM NOVARUM

Il 20 luglio 1903 fa moriva papa Leone XIII, il pontefice che ha redatto il primo documento sociale della Chiesa. Come diceva lo scrittore francese Bernanonos nel suo capolavoro Diario di un curato di campagnaLa famosa enciclica di Leone XIII, voi la leggete tranquillamente, coll’orlo delle ciglia, come una qualunque pastorale di quaresima. Alla sua epoca, piccolo mio, ci è parso di sentirci tremare la terra sotto i piedi. Quale entusiasmo! Ero, in quel momento, curato di Norenfontes, in pieno paese di miniere.”

L’Enciclica affrontava temi di una quotidianità sconvolgente per l’uomo del tempo, contenuti che a noi sembrano scontati ma che allora hanno avuto proprio l’effetto di un “terremoto”.

Fu il primo documento documento sociale della Santa Sede, l’incipit dell’intera Dottrina sociale della Chiesa: la cosiddetta “questione operaia” costituisce il tema dominante del documento, perché era la Questione del tempo.

La Rerum Novarum fu promulgata il 15 maggio 1891. E’ divisa in quattro parti: Confutazione della tesi socialista dell’abolizione della proprietà privata; L’insegnamento e l’azione della Chiesa; Il ruolo dello Stato; e, in ultimo, Le associazioni operaie.

Il conflitto tra padroni e lavoratori, privi di diritti. Il loro lavoro veniva acquistato e venduto seguendo la sola regola della domanda e dell’offerta senza tenere conto della dignità della persona e della sua famiglia senza nessuna sicurezza o previdenza sociale.

Le vie d’uscita indicate da Papa Leone XIII si fondavano sulla costruzione dell’ordine sociale fondato sulla giustizia e sull’umanità. La proprietà privata doveva entrare nelle logiche del bene comune e il salario doveva essere equo per sottrarre “ il povero operaio all’inumanità di avidi speculatori, che per guadagno abusano senza alcuna discrezione delle persone come fossero cose. Non è giusto né umano esigere dall’uomo tanto lavoro da farne inebetire la mente per troppa fatica e da fiaccarne il corpo. Come la sua natura, così l’attività dell’uomo è limitata e circoscritta entro confini ben stabiliti, oltre i quali non può andare” (n. 33).”

Infine, il documento, non dimenticava l’importanza delle associazioni sindacali operaie che avevano il compito di facilitare e di favorire le relazioni con i datori di lavoro.

Pontefici come Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, e Giovanni Paolo II, trattando argomenti fondamentali di carattere sociale-economico-politico, hanno tutti espressamente richiamato l’insegnamento della Rerum Novarum che, a distanza di 132 anni, rimane il punto di riferimento per la Dottrina sociale della Chiesa.

(ACI Stampa)

Crediti fotografici: Wikipedia- Philip de Làszlò