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20 Giu 2023

A Trento si inaugura la Villa romana di Orfeo

Sarà riaperta oggi al pubblico la Villa romana di Orfeo, in via Rosmini a Trento. L’inaugurazione alle 17. Da domani la Villa di Orfeo sarà visitabile da martedì a domenica con orario 9-30-13/14-18 e con lo stesso orario anche lunedì 26 giugno in occasione della festività di San Vigilio, patrono di Trento. Dal 21 al 26 giugno, alle ore 10, 11.30, 15 e 16.30 gli interessati potranno seguire le visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici, previa prenotazione al numero 0461 230171

Il nuovo allestimento andrà ad arricchire l’itinerario della Trento sotterranea del quale fa già parte lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas in piazza Battisti.

Tra i numerosi resti della città romana rinvenuti dagli archeologi, la Villa di Orfeo costituisce una testimonianza di notevole interesse. Si tratta di una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria. La costruzione risale al I-II secolo d.C. e si articola in due parti separate da uno spazio aperto. Di particolare pregio è un’ampia sala di rappresentanza pavimentata interamente da un mosaico policromo che rappresenta Orfeo che con la sua musica incanta le belve. La villa disponeva di numerosi vani, fra i quali un impianto termale con spogliatoio e stanza per il bagno caldo e un secondo ambiente decorato finemente a mosaico. Era inoltre completata da giardini. Il nucleo corrispondente al sito di via Rosmini è stato scoperto nel 1954 e indagato archeologicamente dalla Soprintendenza alle antichità delle Venezie, allora competente per la tutela dei beni archeologici anche in Trentino. La prima musealizzazione risale al 1966. Pochi giorni dopo l’apertura al pubblico, in seguito alla devastante alluvione, le strutture antiche e moderne hanno subito importanti danni che hanno imposto la chiusura. I successivi lavori di sistemazione e restauro si sono conclusi nel 1982 quando la villa è stata riaperta. Il sito è rimasto nelle competenze esclusive dello Stato fino al 1998 quando sia la proprietà sia le competenze sono state trasferite alla Provincia autonoma di Trento che ha deciso per la chiusura dell’area e per l’avvio di un progetto di riqualificazione con la progettazione di una nuova copertura. A partire dalla metà del mese di ottobre 2022 sono in corso i lavori di restauro dei resti archeologici di cui è prevista l’ultimazione nella primavera.

(Ufficio Stampa PAT)