Comincia oggi, e termina il 16 ottobre con una celebrazione eucaristica, il primo Festival di Spiritualità di cui si abbia notizia. “L’anima e il tempo” è organizzato da tre case editrici di ispirazione cattolica – Città Nuova, Cantagalli e Frate Indovino – che, nel difficile contesto dei nostri tempi, hanno pensato di rilanciare un progetto culturale basato sulla ricerca di senso, che sia il senso della Chiesa o il senso dei nostri tempi.
La Chiesa dei Cappuccini, la parrocchia di San Roberto Bellarmino e il Focolare Point a Roma sono i luoghi che accoglieranno i sei eventi che metteranno a confronto diversi autori e intellettuali.
I temi sono suggestivi: “Chiesa è nome che sta per Sinodo”; “Custodire insieme il Creato”; “Per una buona politica”; “Per una economia a misura di persona”; “Ragazzi e dimensione spirituale, educarci all’amore”; “Il Dio della storia”. A fare da comprimari, ma non troppo, ci saranno i libri, strumenti di riflessione che non passano mai di moda, ma che sono in realtà trampolino di lancio per guardare oltre la realtà.
Quale sia stata l’ispirazione che ha portato alla decisione di lanciare un Festival di Spiritualità si trova nel manifesto del Festival stesso. Lì si legge: “Nel difficile contesto in cui ci troviamo a vivere – tra epidemie, guerre, crisi ambientale e instabilità politica, frammentazione sociale, il venir meno di valori condivisi e laperdita di senso della nostra esistenza – è necessario chiedersi quale significato abbia oggi la nostra vita”.
È una domanda “necessaria per riscoprire una dimensione sociale, culturale, esistenziale e politica, ove prevalga la tutela e la promozione di un bene che appartiene a tutti, superando un relativismo che nasce dalla convenienza e della ricerca di una utilità che spesso sacrifica l’uomo e l’ambiente che lo circonda”.
E ancora, si legge nel manifesto, ognuno dei temi scelti “ci sembra coinvolga le ragioni di fondo della nostra vita e della nostra fede con l’impegno concreto per la costruzione di un mondo più giusto, più solidale, più rispettoso dell’altro e dell’ambiente in cui viviamo, affrontando i problemi del nostro tempo non solo con gli strumenti che ci offrono la politica, l’economia e le altre scienze umane, ma anche e soprattutto con la speranza e la carità”.
(ACI Stampa)