Al 30 giugno 2022 in provincia di Trento si contano 51.304 imprese registrate, di cui 47.100 attive. Rispetto allo stesso periodo del 2021, si riscontra un aumento di 250 unità (+0,5%) e di 444 unità attive (+1%). Lo riporta la Camera di Commercio di Trento sulla base dei dati del Registro imprese.
Il primo semestre del 2022 ha visto la nascita di 1.647 imprese, in linea con i valori medi registrati nel triennio precedente al verificarsi dell’emergenza sanitaria. Le cancellazioni, con 1.530 realtà, sono risultate in aumento su base tendenziale (+22,7%), in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020, ma ancora al di sotto della media del periodo 2017-19.
I principali settori economici si confermano essere l’agricoltura con 11.952 imprese registrate (+50 unità rispetto al giugno 2021), il commercio con 8.253 (-59) e le costruzioni con 7.579 (+145). Il comparto che nel periodo in esame ha evidenziato il maggior incremento di attività registrate è stato quello dei servizi alle imprese che ha raggiunto le 7.405 unità (+303). Le imprese artigiane sono 12.414 unità (con un incremento tendenziale dell’1,2%). Prevalgono i settori delle costruzioni (5.474 realtà) e del manifatturiero (2.342), che complessivamente rappresentano quasi il 63%. Le imprese individuali continuano a rappresentare oltre la metà dello stock delle attività esistenti (il 55,2%). Le società di capitale incidono per il 23%, le società di persone per il 19,8%, mentre il peso delle altre forme giuridiche è pari al 2,0%.
Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, risultano registrate 9.469 aziende (18,5% del totale; le imprese giovanili sono 4.684 (9,1%), mentre le imprese con titolari stranieri sono 4.110 (l’8%).
(ANSA)