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24 Lug 2021

Il modello trentino del Family Audit premiato a Roma

La presidenza del Consiglio dei ministri ha premiato il Consiglio provinciale e la Regione autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol per il progetto triennale di conciliazione tempi di vita e lavoro portato avanti nelle rispettive sedi.

“La certificazione Family Audit Executive testimonia l’impegno e l’attenzione che abbiamo portato avanti verso le politiche di conciliazione vita e lavoro – ha commentato l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana scesa a Roma come relatrice – Abbiamo cercato di valorizzare le diverse professionalità e la cura del benessere lavorativo”.

Tra le politiche adottate per accrescere il benessere familiare territoriale c’è l’aggiornamento dei criteri per l’autorizzazione dell’orario differenziato per problemi personali e familiari; l’aumento delle ore da inserire nella banca ore da 24 a 60 annuali; l’introduzione del rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione dell’attività lavorativa pari a 28 e 32 ore settimanali e infine è stata introdotta la possibilità di usufruire di permesso per malattia del bambino fino ai 12 anni e in via di sperimentazione c’è l’utilizzo dei permessi per l’inserimento del bambino all’asilo nido indipendentemente dalla fruizione del congedo parentale e fino ad un massimo di 15 giorni.

Presente alla cerimonia anche Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità della Provincia autonoma di Trento che ha ufficialmente presentato la decima edizione del Festival della famiglia, che si terrà a Trento dal 29 novembre al 3 dicembre 2021 e avrà come tema: Le “misure” della sostenibilità sociale, economica e demografica nel post Covid19. Politiche e indicatori per la competitività dei territori e la qualità della vita”. “Oggi si chiude una sperimentazione importante sull’Audit con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha detto Malfer – È una collaborazione decennale che vede in questo traguardo non la fine ma un nuovo inizio per aprire altre partnership sul territorio nazionale. Questo percorso ha consentito di tarare lo strumento del Family Audit e dimostrare l’efficacia dello stesso in termini di produzione di benessere per i dipendenti e di valore per le aziende. Inoltre – ha proseguito il Dirigente – l’analisi della “Valutazione di impatto familiare” ha ulteriormente dato conferma dei risultati di qualità che sono stati raggiunti”. La sperimentazione nel triennio è stata effettuata con il supporto specialistico di Tsm.

(Fonte: Uff. Stampa PAT)