La ventiseiesima edizione de I Suoni delle Dolomiti è nel segno della rinascita, rafforzando ancor di più lo storico rapporto tra arte, musica, natura da un lato e l’impegno nella sua tutela dall’altro.
Una connessione profonda che segna l’intera programmazione dell’estate 2021 sin da quella che possiamo definire un’anteprima dal forte valore simbolico: il concerto de I Solisti Aquilani e Daniele Orlando, affiancati dal noto artista veneto Natalino Balasso, giovedì 15 luglio (ore 12) a Passo di Lavazé in Val di Fiemme.
Non è certo casuale l’incontro tra I Suoni delle Dolomiti, le ampie praterie del Passo di Lavazé e I Solisti Aquilani visto che, ciascuno a suo modo, è stato chiamato a declinare il termine rinascita.
Proprio dove la tempesta Vaia del 2018 ha lasciato profonde ferite nel paesaggio – qui e in altre parti delle Alpi – e dove si può assistere all’impegno per il ripristino delle foreste, da secoli utilizzate per la produzione di pregiate tavole armoniche, si esibiscono I Solisti aquilani. Nati nel 1968 hanno segnato il panorama musicale italiano per oltre 40 anni, ma all’indomani del terremoto a L’Aquila la loro musica e la loro creatività si sono fatte carico di portare tra la gente speranza e di offrire occasione di riflessione sulla storia e la natura. Un impegno che stanno perseguendo da ormai un decennio.
Il maestro Cocciolito, i suoi musicisti e il violinista Daniele Orlando portano a I Suoni delle Dolomiti una delle più importanti opere che nella storia della musica è stata dedicata alla natura: le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, in una rilettura ecologica dal titolo “Una nuova stagione”, che diventa spunto per indagare cosa sia mutato nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente, cosa si sia rotto negli ultimi decenni e cosa si possa fare per ricostruirlo.
Obiettivo sul quale è impegnato anche il Trentino attraverso Trentino Tree Agreement, un progetto di sensibilizzazione e comunicazione ambientale che ha come fine valorizzare il grande patrimonio forestale del Trentino, favorendo una maggiore cultura del bosco, del legno e più in generale un corretto approccio con l’ambiente attraverso una piattaforma dedicata, ma anche di contribuire concretamente al ripristino delle foreste colpite da Vaia, con una donazione gestita della Provincia autonoma di Trento.
Al fianco dei giovani musicisti anche un inedito Natalino Balasso che accompagnerà l’esecuzione con quattro sonetti contemporanei. Sono la sua personale versione di quelli che la tradizione voleva associati ai quattro concerti di Vivaldi. Natalino Balasso, attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, non ha mai smesso di usare la sua arte e la satira per raccontare la società italiana. Dopo il debutto in teatro nel 1990 sono arrivati la televisione (1998), il cinema (2007), la scrittura di libri e ora anche il seguitissimo canale YouTube “Telebalasso”.
L’evento del 15 luglio è di fatto una première cui seguirà un fitto cartellone che dal 23 agosto al 24 settembre riunirà sulle cime delle Dolomiti artisti e musicisti provenienti da varie parti del mondo ed esponenti dei generi musicali più diversi: dai grandi maestri come Gidon Kremer, Antje Wheitaas, Danilo Rossi al meglio della canzone d’autore italiana: Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. L’omaggio a Gianmaria Testa con Neri Marcorè, Domenico Mariorenzi, Mario Brunello e Gabriele Mirabassi senza dimenticare l’evento speciale con Stefano Massini affiancato da Stefano Corsi e Enrico Fink.
E ancora le grandi promesse – e conferme – del mondo della musica classica come il Quartetto van Kuijk, I Virtuosi Italiani, il Quartetto Lyskamm. Non può mancare ovviamente il jazz con nomi del calibro di Paolo Fresu, Gaetano Curreri, Gianluca Petrella, Riccardo Onori e un magico percorso dedicato alla musica di Astor Piazzolla con il Trio Gardel, Gidon Kremer e la Kremerata Baltica, Danilo Rea assieme a Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Marcello Sirignano, e l’energia esplosiva della Riot Brass Jazz Band.
Ufficio stampa Trentino Marketing