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25 Giu 2021

Il messaggio di Papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza Nazionale per la Salute Mentale

L’impegno del personale medico “nel venire incontro alle condizioni di quanti soffrono di disturbi psichici, offrendo loro terapie opportune, è un grande bene per le persone e per la società. Risulta di massima importanza acquisire sempre più consapevolezza dei requisiti professionali e umani richiesti per la cura di questi nostri fratelli e sorelle. Essi, nella sensibilità che accompagna la loro fragilità, hanno avvertito con particolare gravità i devastanti effetti psicologici della pandemia”. Lo afferma Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti alla seconda Conferenza Nazionale per la Salute Mentale.

Secondo il Papa è dunque necessario che “non manchi il potenziamento del sistema sanitario di tutela della malattia mentale, anche mediante il sostegno alle realtà impegnate nella ricerca scientifica su tali patologie, e si promuovano le Associazioni e il volontariato che si pongono accanto ai malati e ai loro familiari. È tanto importante coinvolgere il contesto vitale nel quale si trova inserito il paziente, affinché non gli venga a mancare il calore e l’affetto di una comunità”.

Dimostrando “rinnovata sensibilità nei confronti di chi soffre disagi di salute mentale” si potrà “favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e, in generale, di far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana”.

“La pandemia – ha concluso Papa Francesco – ha posto gli operatori sanitari di fronte a enormi sfide, mostrando a tutti la necessità di disporre formule appropriate di assistenza sanitaria per non lasciare indietro nessuno e prendersi cura di tutti in modo inclusivo e partecipato”.

(ACI Stampa)