L’evento finale della PROTO Challenge 2021 di HIT – Hub Innovazione Trentino, che mira a far collaborare i più promettenti studenti e ricercatori trentini con il mondo delle imprese, si è svolto ieri, mercoledì 26 maggio.
Premiato un team di sette studenti di INgegneria Industriae dell’Università di Trento, composto da Matteo Bonato, Federico Borin, Matteo Bonetto, Luca Del Giudice, Lorenza Dotta, Cinzia Maestranzi e Marcello Tenca.
Il gruppo di lavoro, supportato dal coach Raffaele De Biasi, dottorando in Materiali, Meccatronica e Ingegneria dei Sistemi dell’Università di Trento, ha presentato il progetto più innovativo e meglio sviluppato, rispondendo alle richieste dello studio di architettura roveretano Leoni & Leoni e del professionista della riabilitazione atletica Giulio Vianello, lavorando all’ottimizzazione di evoPad, una tavoletta high-tech per l’allungamento muscolare e la riabilitazione posturale.
«Il nostro sistema della ricerca – ha commentato in riferimento all’iniziativa l’Assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – mette a disposizione risorse e competenze professionali straordinarie che hanno occasione di esprimersi pienamente grazie a queste importanti iniziative di raccordo tra ricerca e impresa messe in campo da HIT: le challenge tecnologiche. La PROTO Challenge in particolare si concentra su temi afferenti a un settore in cui il Trentino ha attualmente un forte posizionamento e nel quale come Giunta crediamo molto, che è quello della meccatronica. Ringrazio HIT per aver reso possibile questa iniziativa di innovazione aperta e aver saputo coinvolgere tanti attori del sistema della ricerca e dell’innovazione territoriale».
La PROTO Challenge rappresenta un’opportunità importante le giovani leve dell’ingegneria trentina, perché oltre a fornire l’occasione per un confronto propositivo e concreto con le imprese del tessuto manifatturiero, affronta un tema sempre più importante per le piccole e medie imprese: la manifattura additiva. Una tecnologia di prototipazione e produzione che sta trasformando la manifattura industriale in tutto il mondo in chiave flessibile, e contribuendo dunque a traghettare il tessuto produttivo verso il paradigma dell’Industria 4.0, basato sull’integrazione di tecnologie digitali avanzate che consentono di sviluppare soluzioni inattuabili prima del loro avvento.
(Fonte: Uff. Stampa PAT)