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20 Mag 2021

Riaprono i punti nascita di Cavalese e Cles

Il 31 maggio via ai fiocchi rosa e azzurri negli ospedali di Cavalese e Cles: dopo oltre sei mesi di chiusura ripartiranno infatti le attività dei reparti di ostetricia e ginecologia.

.L’obiettivo è di arrivare gradualmente ad una riapertura generale alla presenza del papà o di una persona a scelta della donna, durante tutto il percorso nascita, in linea anche con quanto indicato dall’Istituto superiore di sanità.

Dall’inizio della pandemia, per rispondere alle emergenti esigenze di riorganizzazione della rete assistenziale in tutta l’area materno-infantile, è stato necessario rivedere i percorsi di presa in carico delle donne in gravidanza, delle madri, dei padri e dei neonati. Come tanti altri utenti del servizio sanitario anche le famiglie sono rimaste «vittime» delle restrizioni per l’accesso alle strutture sanitarie e in generale di tutte le misure anticontagio che hanno di fatto privato le donne e le famiglie di importanti momenti di condivisione, dai controlli della gravidanza fino ai corsi pre parto. Da marzo dello scorso anno non è stato più possibile organizzare gli incontri di preparazione alla nascita e le visite nei vari reparti degli ospedali nelle modalità tradizionali (incontri di gruppo in consultorio o in ospedale) ma – grazie allo spirito di adattamento di ostetriche e operatori sanitari – questi appuntamenti sono stati ripensati sperimentando nuove modalità online, cercando di vivere comunque la novità come un’opportunità.

I servizi ospedalieri, territoriali e consultoriali con le ostetriche in prima linea,hanno quindi pensato di entrare, virtualmente, nelle case delle future mamme, proponendo gli incontri in modalità online. L’obiettivo è stato da subito chiaro: non lasciare che l’emergenza relegasse sullo sfondo il momento della nascita. L’impegno delle ostetriche e dei consultori non si è esaurito con gli incontri online, perché il supporto alle donne è stato garantito anche attraverso i contatti telefonici e la telemedicina.

Ora che la situazione epidemiologica è in miglioramento si punta ad integrare le modalità online con la contestuale e graduale ripresa dell’attività ordinaria nelle varie strutture. L’obiettivo è quello quindi di tornare agli incontri in presenza, nel rispetto di tutte le misure anti Covid e del vincolo degli spazi. Alcune strutture hanno già spazi adeguati per poter organizzare in sicurezza incontri in presenza mentre per altre realtà si è alla ricerca di spazi alternativi. Alla base di tutto c’è la volontà di Apss di continuare ad offrire sostegno e orientamento al percorso materno infantile, dalla programmazione della genitorialità fino a dopo la nascita (con incontri individuali e collettivi). Il sostegno alle famiglie continua infatti anche dopo la nascita, direttamente a domicilio, in una cornice più ampia di promozione della salute materno-infantile e della famiglia.

Soddisfazione per la riapertura dei punti nascita e la progressiva ripresa dei servizi dell’area materno-infantile è stata espressa dall’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana: «la riapertura dei punti nascita significa tantissimo per le comunità delle valli di Fiemme e Fassa e delle valli del Noce, perché le future mamme torneranno a partorire in sicurezza vicino alle loro famiglie e ai loro affetti. La sospensione dei punti nascita – ha proseguito l’assessore – è stata dolorosa ma necessaria. È proprio nella fase dell’emergenza però che emerge la capacità di fare sistema: la rete delle nostre strutture ospedaliere ha dimostrato ancora una volta la capacità di adattarsi agli eventi avversi e riorganizzarsi secondo le nuove necessità che una pandemia come questa ha imposto. Gli ospedali di valle si sono messi al servizio del sistema e hanno dimostrato ancora una volta di essere presidi strategici».

(Fonte: Uff. Stampa Apss Trento)