Domani, mercoledì 5 maggio, il Museo Diocesano Tridentino riaprirà le sue porte al pubblico, dopo tanti mesi di chiusura forzata (anche se non sono mancati gli appuntamenti on line).
Durante questo tempo “sospeso”, tuttavia, il Museo non si è fermato, ma è stato completamente rinnovato.
“Il Museo è l orecchio in ascolto”: questa citazione di John Kinard riassume lo spirito del progetto del riallestimento degli spazi della sede del Palazzo Pretorio, prevedendo un “percorso incentrato su singoli temi”, come ha sottolineato la Direttrice Domenica Primerano.
Le prime due sezioni del primo piano sono dedicate rispettivamente al Santo Patrono di Trento, San Vigilio, e alla vicenda del Simonino, clamorosa montatura storica che ha causato lo sterminio dellintera comunità ebraica trentina. Sempre nello stesso piano trova spazio la terza sezione, dedicata al Concilio di Trento.
Le novità proseguono ai piani successivi: dalla possibilità di una maggiore interazione con alcune opere esposte attraverso i QR Code ai pannelli esplicativi in doppia lingua (italiano e inglese), a un tavolo multimediale che aiuta il visitatore a conoscere la storia del Museo e delle suoe opere.
In occasione della riapertura del Museo, sarà inoltre inaugurata la mostra dedicata a Guido Pajetta, dedicata al pittore milanese, che resterà allestita finop al prossimo 23 agosto.