E’ stato presentato ieri, 30 aprile, nelle sale della Magnifica comunità di Cavalese, il progetto che prevede l’apertura di corsi e della ricerca dell’Università degli studi di Trento nelle valli dolomitiche di Fiemme e Fassa, con l’Altopiano di Pinè.
L’iniziativa è nata dall’intuizione del giovane imprenditore Andrea Dezulian e di Carlo Dellasega, già direttore generale della Federazione trentina della cooperazione ed oggi manager di azienda.
In sintesi, nei prossimi anni, all’ombra delle Dolomiti, l’università trentina aprirà due progetti didattici: i corsi della laurea magistrale in sostenibilità ambientale e sport, e della laurea triennale in gestione aziendale. Non solo. Gli impianti sportivi, quali lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e lo Stadio del Salto di Predazzo, saranno trasformati in piattaforme per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, di cui potranno beneficiare startup ed imprese trentine. I
l progetto di università territoriale trova l’adesione convinta dell’assessore provinciale all’istruzione e università, Mirko Bisesti: “Oggi, da Cavalese, parte una visione a lungo termine che ha come primo orizzonte le Olimpiadi 2026 ma persegue l’obiettivo di radicare sul territorio delle valli di Fiemme e Fassa e dell’Altopiano di Pinè opportunità di crescita scientifica, garantita dalla docenza e dalla ricerca universitaria, ed economica a favore delle imprese trentine e delle valli dell’Avisio in particolare.
Le istituzioni trentine devono aprirsi al territorio, garantendo sì le risorse, ma soprattutto permettere la nascita di nuove opportunità. La sfida è la capacità di attrarre giovani, non solo trentini, ma anche da paesi stranieri, che abbiano voglia e capacità di investire nello sport. Un ruolo fondamentale spetta alla comunità, ricca di valori e personalità, che saprà fornire impegno e determinazione, elementi indispensabili per raggiungere obiettivi ambiziosi. Il Trentino è abituato a sfide importanti e, sono sicuro che, assieme, le porteremo a termine”.
(Fonte:Uff. Stampa PAT)