
Secondo i dati diffusi dall’Istat e raccolti nel Dossier statistico immigrazione 2025 dell’Idos (Centro studi e ricerche immigrazione dossier statistiche), alla fine del 2024 risiedevano in provincia di Bolzano 57.857 persone con cittadinanza straniera. La quota rappresenta il 10,7% della popolazione complessiva, superiore alla media nazionale che si attesta al 9,2%. Rispetto al 2023 si registra un incremento di quasi 2.000 residenti stranieri. Nel corso del 2024, 1.935 persone hanno acquisito la cittadinanza italiana. “Il nostro compito di politici – ha commentato l’assessora provinciale alla coesione sociale, Rosmarie Pamer – è quello di creare le condizioni quadro per il successo dell’integrazione. A scuola, al lavoro, nel quartiere. Perché l’integrazione non è una strada a senso unico, ma ha successo dove le persone si incontrano, dove il rispetto, il linguaggio e la partecipazione possono crescere”. La composizione della popolazione immigrata mostra una prevalenza femminile (51,3%). Il 65,2% ha meno di 45 anni e quasi un quinto è minorenne. Solo il 6,9% supera i 64 anni. La provenienza è principalmente europea (61,5%), seguita da Asia (20,1%), Africa (13,5%) e America (4,8%). I gruppi più numerosi arrivano da Albania, Germania, Pakistan, Romania e Marocco. Alla fine del 2024 erano presenti 36.888 cittadini non comunitari con permesso di soggiorno valido. Il fenomeno si riflette anche nel sistema scolastico. Nell’anno 2024/2025 hanno frequentato le scuole altoatesine 11.577 alunni con cittadinanza straniera, pari al 12,7% del totale. La loro presenza è più elevata nelle scuole di lingua italiana rispetto a quelle tedesche e ladine. Nel mercato del lavoro risultano occupate 34.500 persone di origine straniera, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. La disoccupazione in questo gruppo è del 4,9%, superiore a quella registrata tra i residenti autoctoni. Cresce anche il numero delle imprese a conduzione immigrata: nel 2024 se ne contano 5.528, il 4% in più rispetto al 2023. Circa un quinto di esse è guidato da donne. (ANSA)
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