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15 Ott 2025

Oggi 15 ottobre: Santa Teresa d’Avila

Nella Chiesa il Dottore è colui che si distingue per una riflessione sulla teologia, sull’ortodossia e sulla santità di vita. Nel 1970 rompendo ogni consuetudine, fu Papa Paolo VI a conferire questo titolo a due donne, due Sante: Santa Caterina da Siena e Santa Teresa d’Avila. Come San Giovanni della Croce, Teresa de Jesùs, come si firmava, visse un’esistenza fatta di sofferenze e di persecuzioni, ma ciononostante le avversità non scalfirono la sua grande testimonianza di fede.

Lettrice quasi autodidatta in un mondo che riservava al sesso maschile la scuola e, più in generale, il mondo della cultura, Teresa formava la sua indole forte e tenace ad Avila agli inizi del ‘500. Benchè il padre avesse pensato di tenerla al suo fianco per assisterlo nella vecchiaia, la giovane, nei diciotto mesi trascorsi presso l’Alcàzar, un monastero di monache agostiniane che ospitava ragazze in attesa di matrimonio, maturò, inceve, la forte convinzione di dedicarsi alla vita monastica. Purtroppo i problemi di salute di cui era affetta, che si rivelarono poi essere ricondotti ad una cardiopatia, la allontanarono dal monastero e dalle pratiche molto rigorose di preghiera e digiuno. Nel 1554 la sua spiritualità conobbe una prima decisiva svolta grazie alla lettura delle Confessioni di Sant’Agostino e da allora tornò ai suoi esercizi spirituali e alla meditazione. La vera conversione, però, si ebbe, qualche anno dopo, quando le apparve un bellissimo angelo dal volto di fuoco e che con un dardo ardente d’oro puro le trapassòo il cuore (cd. transverberazione); questo episodio è stato magistralmente rappresentato dal Bernini (vedi foto) e decora l’altare omonimo nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Questo episodio così forte segnò così profondamente la vita di Teresa tanto da spingerla insieme ad altre monache, fidate e devote, a ristabilire la primitiva forma dell’Ordine di Nostra Signora del Carmelo. Nacque così la Constituciones di Teresa, che prevedeva il ritorno a rigide regole di purezza e clausura, tutte vissute con gioia e profonda fede. Un ritorno alle origini, che però non incontrò il benestare di tutti e che portarono Teresa e la sua riforma del Carmelo all’attenzione della Santa Inquisizione. La dottrina mistica di Teresa rifugge dalle astrazioni, in un ascetismo che mira a superare se stesso: essa è concretamente radicata nella preghiera che è come l’acqua che irriga il giardino dell’anima e che con la Grazia divina consente l’incontro dell’anima con Cristo.