
“La legacy di un grande evento, come le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali, al di là dell’impiantistica sportiva, è proprio quella culturale”. Lo ha detto oggi a Cortina d’Ampezzo Marco Giunio De Sanctis, presidente del Comitato italiano paralimpico, in occasione della presentazione del progetto di Procter & Gamble poer l’accessibilità delle strutture ad alta quota. “I Giochi – ha sottolineato De Sanctis – possono dare un valore aggiunto, contribuire all’abbattimento delle barriere architettoniche ma devono soprattutto cambiare la mentalità di una cittadina piccola ma importante, come Cortina, a Milano, Verona, tutte le destinazioni interessate. E’ il messaggio più forte, è il fine più importante”. Il presidente del Cip ha ricordato che “Londra è stata battistrada, per i risultati conseguiti grazie alle Paralimpiadi. Noi ci stiamo avvicinando, anche grazie al Comitato italiano paralimpico, grazie alla dignità acquisita dagli atleti e dallo sport. Lo Stato, riconoscendo il Cip quale ente di diritto pubblico, ha riconosciuto allo sport un ruolo importante, rilevante, rispetto alla disabilità in generale. Possiamo fare molto, dando ognuno un proprio contributo: la Paralimpiade è il massimo”. “Il progetto di Procter & Gamble – ha quindi affermato – è importantissimo. L’indagine che hanno svolto sull’accessibilità dei rifugi, degli impianti di risalita e gli impianti sportivi, ha rilevato che molti non sono ancora accessibili. Dimostra che possiamo ancora fare molto. E’ fondamentale che aziende leader si accostino al mondo sportivo, in particolare paralimpico, per dare nuove opportunità alla disabilità in generale, a quella sportiva in particolare”, ha concluso De Sanctis. (ANSA)