
Un cittadino albanese di 31 anni è stato raggiunto in Francia da un mandato d’arresto europeo emesso dal gip di Trento. L’uomo era irreperibile da maggio, quando l’autorità giudiziaria aveva emesso un provvedimento di cattura nei suoi confronti per 23 furti in abitazione commessi in Val di Non da una banda albanese di cui l’indagato avrebbe fatto parte. La banda aveva il proprio covo in Valsugana, in una località montana isolata, dove i carabinieri di Cles e quelli di Borgo hanno trovato indumenti, arnesi da scasso e attrezzature varie, tra cui mole a disco, guanti, ricetrasmittenti e passamontagna. All’esterno della casa, nascosta sotto un telone, è stata trovata un’auto elettrica uguale a quella sfuggita alle pattuglie dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Cles poche settimane prima, in seguito ad una serie di furti e di tentati furti in Paganella. Il veicolo, di grossa cilindrata e nuovo di zecca, era stato rubato in provincia di Milano a marzo, montandogli poi targhe clonate, intestate ad una cittadina bolzanina che non sapeva nulla dei fatti. L’attività di indagine – informa l’Arma – si è interrotta in Francia, dove l’uomo era detenuto dai primi di agosto per altri reati. Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri di Cles e della Procura di Trento per risalire agli altri autori dei furti.
(ANSA).