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01 Set 2025

Durnwalder, la controversa questione del futuro delle acciaierie

Luis Durnwalder ricorda che già una volta ci furono timori per i posti di lavoro alle acciaierie di Bolzano. L’ex governatore racconta all’ANSA di essere stato prima fischiato dai lavoratori e poi celebrato come un salvatore. Le acciaierie di Bolzano Sud sono state fondate nel 1935 dalla lombarda Falck. L’era Falck a Bolzano si è conclusa con la morte di Bruno Falck nel 1993 e i suoi discendenti volevano vendere gli impianti. La giunta provinciale accettò, ma pretese la bonifica del terreno contaminato. La Valbruna, di proprietà della famiglia Amenduni di Vicenza, si mostrò interessata, ma esitò perché la produzione di acciaio non era più sovvenzionata dall’Ue. “Erano in gioco centinaia di posti di lavoro”, ricorda l’ex presidente della Provincia autonoma: all’epoca nell’acciaieria lavoravano soprattutto italiani, ma anche altoatesini di lingua tedesca, tra cui molti sarentinesi, ricorda. Era stato accusato di non aver difeso le acciaierie perché vi lavoravano soprattutto italiani. “Ma io ero il governatore di tutti”, ribadisce Durnwalder. L’8 dicembre, da un palco allestito nei pressi di una delle torri di produzione dell’acciaieria, parlò agli operai promettendo loro che li avrebbe difesi – e fu accolto da fischi e boati. Durnwalder quindi contattò Bruxelles per la questione dei sussidi Ue aboliti. “Mi sono recato più volte a Bruxelles dall’allora commissario europeo Frits Bolkestein e gli ho spiegato quanto fosse importante una soluzione per l’equilibrio dei gruppi linguistici a Bolzano”. Bolkestein si dimostrò comprensivo. Anche se non c’erano sussidi, una soluzione fu comunque trovata. Falck vendette l’acciaieria al Gruppo Valbruna. Allo stesso tempo, la Provincia acquistò l’intero sito siderurgico di 18 ettari e lo affittò a Valbruna. Questo garantì a Valbruna i mezzi per la riorganizzazione, i requisiti ambientali e gli investimenti. Valbruna rilevò l’intera forza lavoro, composta da circa 700 operai e impiegati. In questo modo fu scongiurata la chiusura dell’acciaieria e sono stati salvati i posti di lavoro. “Quando ho parlato di nuovo con i lavoratori dell’acciaieria, sono stato festeggiato come un salvatore”, ricorda Durnwalder.

(ANSA).