
“Se Itea cambia passo e finalmente si rendono disponibili nuovi alloggi e si rimettono in uso un numero consistente di alloggi di risulta è un progetto che non può non vederci concordi”. Lo affermano in una nota congiunta Cgil Cisl e Uil. “Avremmo preferito però – continua la nota – conoscere i dettagli del piano nelle sedi adeguate, cioè al Tavolo provinciale per l’emergenza abitativa, che invece non ne è mai stato informato. Per questa ragione sollecitiamo per l’ennesima volta l’assessore Marchiori e ci riserviamo di conoscere i contenuti del progetto nel dettaglio per esprimere un giudizio più completo” scrivono i leader sindacali Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Largher. “È giusto ed indispensabile – scrivono i sindacati – rendere disponibili più alloggi e che si muova finalmente qualcosa è un inizio. Allo stesso tempo, però, ricordiamo all’assessore Marchiori che ad oggi non si può fare domanda per una casa Itea perché le graduatorie sono bloccate da oltre un anno. Lo stop doveva servire per modificare il regolamento, ma fino a questo momento non c’è stato nessun confronto su questo e temiamo un ulteriore e grave slittamento”. Al centro della revisione ci dovrà essere anche la questione Icef, con i nuovi criteri che la Giunta provinciale ha approvato oggi in via definitiva. “Non è chiaro che impatto avrà il nuovo sistema di calcolo. Quel che è certo – incalzano i tre sindacalisti – è che senza un adeguamento dell’Icef al costo della vita continueremo ad assistere ad un aumento dei canoni sociali e ad un numero crescente di nuclei che perdono il requisito e devono dunque sostenere un canone di mercato, pur non essendo realmente più ricchi”. (ANSA)