
È una macchina di dieci tonnellate, con un braccio telescopico di nove metri che alla sua estremità porta rotore di oltre un metro, capace di fare fino a tremila giri al minuto, adatto per operare al meglio nella cura e controllo della vegetazione a bordo strada. È il nuovo potente mezzo dedicato allo sfalcio dell’erba in forza al Servizio Gestione strade della Provincia autonoma di Trento, presentato al Cantiere provinciale alla presenza del presidente Maurizio Fugatti. Con lui anche il dirigente Sergio Deromedis, il responsabile del Cantiere Loris Curzel, i rappresentanti della concessionaria Galassi vincitrice dell’appalto di fornitura e della ditta costruttrice Evergreen, oltre ai tecnici e operai del Servizio e ai funzionari del Servizio Gestioni Patrimoniali e Logistica che hanno gestito la gara di acquisto. La macchina semovente sarà operativa già a partire dai prossimi giorni, da marzo a novembre sulla rete viabile provinciale che si estende complessivamente per 2.450 chilometri. “La cura del verde stradale – ha dichiarato il presidente Fugatti – è un fattore di sicurezza per tutti gli utenti della viabilità, oltre che di immagine del Trentino, per i residenti, i turisti e tutti coloro che apprezzano la bellezza del nostro territorio. Il nostro obiettivo è quindi garantire una rete viaria sicura, moderna, sempre percorribile, anche in condizioni meteo avverse, e curata sotto il profilo estetico e ambientale. In quest’ottica si inserisce l’impegno della Giunta nel fornire al Servizio Gestione Strade i mezzi e le attrezzature necessari per operare al meglio, stanziando le risorse necessarie”. Il nuovo acquisto rientra nell’ambito del processo di rinnovo del parco mezzi (470 veicoli). L’esecutivo ha recentemente destinato 84 milioni di euro di finanziamento per il servizio. Sono attesi entro la fine dell’anno 8 dei 16 nuovi autocarri da 13,5 tonnellate e 5 dei 10 autocarri da 18 tonnellate. In arrivo anche le due nuove fresaneve che copriranno anche le zone interessate dalle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026. (ANSA)