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18 Apr 2025

Operai tutti in nero, maxi sanzione per un’impresa a Maranza

Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto al lavoro sommerso, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Bressanone hanno individuato un cantiere edile a Maranza, in cui erano impiegati ben nove lavoratori in nero intenti, per conto di una società di costruzioni con sede in Val Pusteria, nella demolizione di parte di una struttura alberghiera. All’arrivo delle Fiamme Gialle, i lavoratori hanno tentato la fuga per sottrarsi al controllo: alcuni si sono diretti nei campi circostanti, altri hanno cercato rifugio all’interno di un ristorante del paese. Nonostante il tentativo di sottrarsi all’identificazione, i finanzieri sono riusciti a bloccare e identificare i nove lavoratori, tutti di nazionalità marocchina. Uno di loro è risultato sprovvisto di permesso di soggiorno, circostanza che ha determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria del titolare dell’impresa, nei confronti del quale vige la presunzione di innocenza sino a pronuncia definitiva. Le successive verifiche hanno rivelato che tutte le maestranze riconducibili alla società incaricata dei lavori erano state impiegate in maniera irregolare. Nessuno dei lavoratori è risultato, infatti, regolarmente assunto e assicurato. Le dichiarazioni rese ai militari dagli operai, che hanno tutti dichiarato di aver intrapreso l’attività lavorativa da pochi giorni – secondo quello che appare, il più delle volte, un cliché per tentare di attenuare la posizione del datore di lavoro, non valgono ad escluderne, invero, la responsabilità. Le Fiamme Gialle hanno, infatti, concluso l’attività ispettiva con l’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre 36 mila euro e con la proposta di adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, di competenza dell’Ispettorato del Lavoro di Bolzano.

(ANSA).