La giunta comunale di Trento ha approvato la relazione di sintesi delle attività dei due gruppi di lavoro che, nel corso dell’ultimo anno, hanno approfondito i vari aspetti legati all’interramento della linea ferroviaria nel tratto cittadino tra via Monte Baldo e l’ex Scalo Filzi. I due gruppi, a quanto emerso in conferenza stampa, erano previsti dal protocollo d’intesa siglato nel febbraio del 2024 da Comune, Provincia di Trento, Rete ferroviaria italiana e Fs Sistemi urbani. Il primo gruppo, in particolare, si è occupato dell’ambito ingegneristico-trasportistico, aggiornando lo studio di fattibilità iniziale in relazione alle soluzioni individuate per il sistema Nordus e per tutte le esigenze connesse all’esercizio ferroviario.
Complessivamente, sono stati valutati i flussi di trasporto, stimando che il nuovo progetto potrebbe raddoppiare nel corso degli anni la fruizione dei mezzi pubblici, dai 3,5 milioni all’anno registrati nel 2023 agli oltre sei milioni stimati (tenendo conto di tutto il sistema di trasporto pubblico locale). Il secondo gruppo ha invece approfondito l’ambito urbanistico e di valorizzazione patrimoniale, analizzando i possibili scenari di ricucitura urbana e di valorizzazione delle aree e degli edifici che verranno dismessi a seguito dell’interramento. Il lavoro si è collegato a quello avviato dal percorso partecipato “Super Trento.
Scenari urbani partecipati per l’ecologia e la rigenerazione”. A quanto riferito dal dirigente Giuliano Franzoi, i lavori dei due gruppi sono confluiti in un unico documento di sintesi, che verrà trasmesso alla Provincia e poi Rfi al fine di consentire l’avvio dello sviluppo del documento di fattibilità delle alternative progettuali (prima fase in vista del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del reperimento delle risorse necessarie). (ANSA)