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04 Mar 2025

Protocollo a difesa dei fondi Pnrr, 1,37 miliardi in Trentino

“Rafforzare le misure volte a prevenire e contrastare le violazioni ai danni dell’interesse pubblico, in particolare in materia di illeciti sull’utilizzo dei fondi Pnrr, attraverso il costante scambio di informazioni, dati e notizie”, è l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto tra la Provincia di Trento e la Guardia di finanza.

Una “partita” importante perché le risorse del programma, anche attraverso il Piano di risorse complementari, con una ricaduta sul Trentino sono state calcolate in circa 1,37 miliardi di euro. Di questi, “secondo i dati ad oggi disponibili, ancora parziali – informa una nota congiunta di Provincia e Gdf – la stima delle risorse con destinatari soggetti privati è di oltre 500 milioni”.

Il documento è stato firmato dal presidente Maurizio Fugatti e dal Comandante regionale del Trentino – Alto Adige delle Fiamme gialle, il generale di brigata Gavino Putzu.

“Il Trentino – ha osservato Fugatti – beneficia di un finanziamento complessivo rilevante nell’ambito del Pnrr, del quale fanno parte i circa 110 milioni che stiamo mettendo a terra per la riqualificazione degli acquedotti. Risulta, quindi, importante favorire il lavoro congiunto tra le Istituzioni al fine di garantire un utilizzo corretto dei fondi. Il Protocollo è un’ulteriore occasione per potenziare la collaborazione con le Fiamme gialle, che ringraziamo per tutta l’attività a garanzia della sicurezza e del tessuto economico e sociale del nostro territorio”. Il Comandante Putzu ha citato la collaborazione costante con la Provincia: “Il Protocollo odierno è la formalizzazione di un rapporto proficuo già in essere, con tutti gli organi e gli uffici della Provincia, avviato fin dalla fase di partenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lavoriamo tutti per un’unica finalità, che è il corretto impiego delle risorse pubbliche per valorizzare questo bellissimo territorio”.

Con l’intesa verranno tutelati gli interessi finanziari dell’Unione europea, dello Stato e della Provincia, “vigilando anche sull’assenza di duplicazione nei finanziamenti in coerenza con la strategia referente generale antifrode”.

(ANSA)