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01 Mar 2025

Equal care day, disparità di carico del lavoro di cura

Il 1° marzo si celebra l’Equal Care Day, una giornata di azione che richiama l’attenzione sull’iniqua distribuzione del lavoro di cura e di assistenza. L l’Alleanza per le famiglie ha organizzato un incontro a Palazzo Widmann a Bolzano per celebrare la ricorrenza, durante la quale esperti e persone interessate provenienti da diversi settori hanno condiviso le loro prospettive ed esperienze sul lavoro di cura. L’obiettivo di questa giornata internazionale è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo lavoro, per lo più invisibile e non retribuito. Il lavoro di cura è femminile – e con esso il lavoro part-time e la povertà in età avanzata. La maggior parte del lavoro di cura nelle famiglie è svolto dalle donne, che si tratti di allevare i figli, gestire la casa o prendersi cura dei parenti. In Italia, ad esempio, le donne dedicano circa 5 ore e 9 minuti al giorno al lavoro di cura non retribuito, mentre gli uomini vi dedicano 1 ora e 48 minuti. Questa disparità di carico ha conseguenze di vasta portata: Le donne hanno maggiori probabilità di lavorare a tempo parziale, il che ha un impatto negativo sul loro reddito e sui diritti alla pensione. Secondo l’ASTAT, quasi il 63% delle madri lavoratrici in Alto Adige lavora a tempo parziale, contro solo il 4% dei padri lavoratori. La povertà in età avanzata è spesso una conseguenza diretta di questa ingiustizia strutturale: “L’iniqua distribuzione del lavoro di cura non ha solo effetti a breve termine sul mercato del lavoro, ma anche conseguenze a lungo termine. Le donne che lavorano part-time per anni o che si ritirano dal mercato del lavoro ricevono in media pensioni molto più basse degli uomini”, spiega Christa Ladurner, sociologa del Forum Prävention. In Alto Adige, la pensione media delle donne nel settore privato è di 946 euro, rispetto ai 1761 euro degli uomini, con un divario del 37,6%.”

(ANSA).