“C’è certamente una municipalità che crede e ha creduto nella cultura. Nel 2019 il Comune di Trento erogava 44.000 euro l’anno come sostegno alla cultura. Nel 2024 ne ha finanziati attraverso bando 197.000. È stata una scelta precisa”. Lo ha detto la vicesindaca e assessora alla cultura di Trento Elisabetta Bozzarelli in occasione della prima conferenza annuale nata dal Piano di politica culturale 2024-2034. “Un piano vivo”, lo ha definito, spiegando che “non guarda ai prossimi dieci anni e finisce lì”.
Ospiti dell’incontro l’ex vicepresidente della Corte costituzionale Daria De Pretis e il professore dell’Università Bocconi Alex Turrini. “Sappiamo bene che una delle crisi della nostra democrazia deriva proprio dalla mancanza di partecipazione, che forse a sua volta discende dal mancato riconoscimento di come da questa partecipazione si possa ricavare anche una felicità”, ha detto De Pretis.
Nella Costituzione italiana, ha ricordato De Pretis, non si parla di felicità, “ma ci sono delle cose che si possono ricollegare all’idea di felicità, sia individuale che pubblica. Nella nostra Costituzione c’è una promessa di benessere, che può essere individuata anche come una promessa di felicità. L’articolo 3 dice non soltanto che tutti siamo uguali, ma anche che la Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al pieno sviluppo della persona”. “In qualsiasi parte del mondo non esistono istituzioni culturali che si finanziano da sole”, ha ricordato Turrini, precisando come in Europa le risorse siano prevalentemente pubbliche, mentre negli Stati Uniti gli enti dipendono dalle donazioni dei privati. “In Italia siamo abituati a dare per scontata la cultura, ma cosa succede quando il finanziamento pubblico viene meno che cosa succede? È una fonte di riflessione”, ha aggiunto. Servono lo sviluppo di competenze di fundraising, il rinnovo dei meccanismi di finanziamento (“i meccanismi innovativi guardano a una compartecipazione nel finanziamento da parte del pubblico con il privato”) e la creazione di incubatori.
(ANSA)