Orfani, ma non soli. L’Opera nazionale assistenza orfani militari Arma Carabinieri (Onaomac) ha ospitato 52 orfani con mamme e accompagnatori per una settimana presso i centri ricreativi dell’Arma di Merano e Bressanone. In una nota, il Comando provinciale ha parlato di quella altoatesina come di una vacanza dal “programma vario, intenso ed entusiasmante”, che ha raccolto “l’approvazione dei partecipanti, che hanno manifestato la loro gratitudine regalando sorrisi che rimarranno scolpiti nei cuori di tutti”.
L’Onaomac è impegnato nel sostegno e all’assistenza degli orfani dei militari dell’Arma, sostenuta in particolare grazie al contributo dei Carabinieri in servizio, che ne supportano le attività. Tra le finalità principali dell’ente c’è anche quella di aiutare negli studi i circa 1.150 orfani dei militari. I contributi sono destinati a chi frequenta corsi di studio dall’infanzia alla laurea, ma anche di formazione e qualificazione. Per il perfezionamento della lingua straniera, vengono organizzate delle “vacanze studio” all’estero. Sono previsti anche premi di “buon profitto” ai ragazzi che si distinguono negli studi, fino alle superiori. Il motto dell’opera dei Carabinieri è “le bambine e i bambini sono figli di tutti noi, non solo dei loro genitori”.
Il periodo trascorso dai giovani in provincia di Bolzano ha avuto la montagna e la neve come protagoniste con lezioni di sci con i maestri della Scuola di sci Merano 2000 e di quelli della scuola di Valles e del consorzio Gitschberg Jochtal. Ci sono stati anche incontri con il generale Ugo Zottin, il presidente dell’ente, e la visita al 7^ Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” di Laives, dove il gruppo ha potuto vedere da vicino l’elicottero del 3^ Elinucleo di Bolzano e fare la conoscenza dei cani del Nucleo cinofili di Laives. L’ente ha voluto ringraziare le amministrazioni comunali di Merano e Bressanone e tutti” coloro che hanno contribuito a rendere questa esperienza speciale e indimenticabile per le famiglie coinvolte”. (ANSA)