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17 Giu 2024

G7, il Papa ricorda: “l’uomo il fine, l’AI lo strumento”

La giornata del Pontefice, massacrante come agenda, spazia da un genere all’altro.

La mattina del 14 giugno, infati, Papa Francesco ha incontrato prima i comici poi nel pomeriggio i grandi della terra.

“Sarà una lunga giornata ma ne valeva la pena” dice il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni al Papa mentre scende la scaletta dell’elicottero appena atterrato a Borgo Egnazia. Il G7 ospita un pontefice per la prima volta. Perché erano i capi di stato a chiedere udienza. Oggi invece il Papa si fa invitare e decide di non dire di no.

Nel discorso al G7, Papa Francesco è intervenuto anche sul tema dell’Intelligenza artificiale, ricordando come sia della facoltà umana il decidere.

Sul tavolo tondo di olivo del G7 ci sono altre questioni però dall’aborto alla ideologia gender, ma c’è povertà, guerra, immigrazione e di questo il Papa accenna nel lungo testo consegnato ai presenti. Dieci di loro li incontra in privato, poco più di una stretta di mano, tempi strettissimi.

Il Papa tiene il suo discorso nella sessione che inizia alle 15.00 al centro della sua riflessione la dignità dell’uomo rispetto alla tecnocrazia, perché anche la Intelligenza artificiale è tecnica. Parla di “algoretica” il Papa e dice che a questo serve la politica, perchè ” non possiamo permettere ad uno strumento così potente e cosi indispensabile come l’intelligenza artificiale di rinforzare” il paradigma tecnocratico.

La politica, quella vera, opera per un progetti comune per l’umanità, e in questo ambito la capacità umana di “decidere” è tutto. Se la IA è un moltiplicatore e un aggregatore di informazioni, il pericolo è che si moltiplichi il male come il bene, la guerra come la pace.

E per difendere la dignità dell’uomo va ricordato, spiega il Papa, la capacità “generativa” dell’ essere umano, che non “moltiplica” e basta, ma “genera” appunto, “non sviluppa concetti o analisi nuove. Ripete quelle che trova dando loro una forma accattivante. E più trova ripetuta una nozione o una ipotesi, più la considera legittima e valida. Più che “generativa”, essa è quindi “rafforzativa”, nel senso che riordina i contenuti esistenti, contribuendo a consolidarli, spesso senza controllare se contengano errori o preconcetti”. Grande attenzione da porre tra uomo e macchina, che pur se di altissimo livello, va gestita con grande attenzione e considerandola un mezzo, perchè l’uomo deve rimanere sempre il fine.

(ACI Stampa)