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04 Giu 2024

Spese elettorali Kompatscher, c’è la prescrizione

L’Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale di Bolzano si è occupato del superamento del limite di spesa per la campagna elettorale 2018 contestato al presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Nel gennaio 2024, riferisce una nota, la Guardia di finanza di Bolzano aveva comunicato, in seguito ad accertamenti effettuati, che le spese elettorali dichiarate e non dichiarate del candidato avevano superato di 102.890 euro l’importo massimo di 30.000 euro Iva esclusa, previsto dalla legge provinciale.

Secondo la norma elettorale, in questo caso è prevista una sanzione amministrativa pari al doppio dell’importo per il quale è stato superato il limite di spesa. Sia la comunicazione della Guardia di finanza che le controdeduzioni del presidente della Provincia erano state trasmesse all’organismo di valutazione, cui compete la verifica della correttezza dei rendiconti relativi alle spese elettorali presentati. Nella presa di posizione in merito, inviata al presidente del consiglio provinciale a inizio maggio, l’organismo, prosegue la nota, “ha evidenziato la necessità di verificare innanzitutto l’eventuale avvenuta prescrizione: una valutazione in merito da parte dell’Ufficio Affari legislativi e legali del Consiglio provinciale ha fatto emergere che il termine di prescrizione di 5 anni sarebbe scaduto a gennaio 2024”. Sulla base di queste considerazioni, l’Ufficio di presidenza ha deliberato (4 sì, 1 astensione) di “prendere atto dell’avvenuta prescrizione”.

L’Ufficio di presidenza consiglia ora, tuttavia, una precisazione della legge provinciale 14/2017 in merito al calcolo delle spese di gruppi di candidati, poiché, come ha osservato l’Organismo di valutazione, “secondo la legge provinciale, le spese che sono sostenute dal partito/lista e che riguardano più candidati non sono attribuibili ad alcun singolo candidato”.

“Questa regola – si legge nel parere dell’Organismo – è molto generica e non dà alcuna indicazione su quali criteri debbano essere soddisfatti dal punto di vista propagandistico per poter parlare di ‘coinvolgimento’ di più candidati”.

(ANSA)