La lezione del filosofo Galimberti giovedì 28 settembre alle 20.45 chiuderà l’Agosto degasperiano 2023 dal titolo “Le inquietudini del nostro tempo”. Il protagonista della serata sarà Umberto Galimberti, uno dei più apprezzati filosofi contemporanei, che all’Auditorium Santa Chiara di Trento porterà il pubblico a riflettere sul perché il futuro ci appaia così minaccioso. Citando il filosofo: “della disillusione siamo responsabili noi adulti che, aderendo incondizionatamente al ‘sano realismo’, abbiamo abbandonato ogni vincolo di solidarietà, ogni pietà per chi sta peggio di noi, ogni legame affettivo che fuoriesca dallo stretto ambito familiare”.
L’indifferenza e la disillusione sono le premesse per formare cittadini cinici e individualisti. O per citare le parole del celebre filosofo Spinoza, siamo persone pervase da “passioni tristi”.
Superate le tragedie e la violenza del Novecento, la civiltà sembrava poter percorrere una strada senza fine di benessere, prosperità e pace. Eppure non è andata così: l’Occidente si trova di fronte a una delle crisi più profonde e indecifrabili che abbia conosciuto, in cui l’impotenza, la disgregazione e la mancanza di senso sono i sentimenti più diffusi. Forse la ricetta che abbiamo creduto efficace finora non è più valida, o non lo è mai stata, e il progresso non ha portato con sé la felicità che ci auguravamo.
I questo incontro Galimberti proverà a dare un nome alla nostra infelicità, per liberare il nostro volo verso il futuro e rispondere alle domande più complesse: se il domani si presenta peggiore del presente, perché impegnarsi? Perché sperare? Perché cercare un senso?
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(Ufficio Stampa PAT)