Dopo 500 anni di permanenza nel capoluogo i frati cappuccini lasciano Trento. Dovuto anche alla carenza di vocazioni, l’addio, è stato ufficializzato lo scorso 20 marzo, in un comunicato in cui si dava conto dei lavori del Capitolo ordinario della provincia veneta dei frati minori cappuccini, svoltosi a Camposampiero.
“A conclusione della nostra presenza nel convento di Trento, chiediamo a tutti i fedeli di continuare a perseverare nella fede e vi invitiamo a pregare insieme”, scrivono i religiosi, legati alla Provincia veneta dei frati minori cappuccini di Santa Croce.
D’intesa con l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, per il congedo dal capoluogo, si è scelta la Badia di San Lorenzo, uno dei luoghi simbolo della presenza cappuccina, insieme al convento alla Cervara, dove trova posto anche la mensa dei poveri voluta dai frati e destinata a rimanere come testimonianza viva della loro eredità evangelica.
Il convento è prossimo a passare formalmente in gestione alla diocesi, dopo la partenza dei religiosi a fine agosto. La messa di ringraziamento vedrà la presenza del ministro provinciale dei cappuccini fra Alessandro Carollo e del suo vice, fra Luca Trivellato, già responsabile della comunità di Trento e ora nella comunità di Arco.
L’appuntamento è in programma per domenica 17 settembre alle ore 18 nella Badia di San Lorenzo.
(ANSA)