Come accaduto già dopo il disastro di Chernobyl la Caritas italiana ha organizzato un soggiorno estivo per alcuni bambini ucraini. Saranno 42, e con i loro accompagnatori quindi 80 persone che arrivano da Nikopol e Kryviy Rih nel Dnipropetrovsk. Ad accoglierli sono le diocesi di Senigallia, Ascoli Piceno e Macerata, grazie alla disponibilità delle Caritas e delle comunità locali.
L’iniziativa, sostenuta dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Nunziatura Apostolica in Ucraina ed è un progetto che si aggiunge ad altri già in atto che hanno permesso ad oltre 600 bambini e ragazzi di trascorrere qualche settimana di serenità, lontano dalla guerra e dalla sofferenza.
“Quelle a cui abbiamo aperto le braccia – sottolinea Pina Giuliani, volontaria di Jesi – non sono 36 persone qualunque, ma mamme e bambini provenienti dall’Ucraina a cui cercheremo di donare alcuni giorni di serenità sul nostro territorio”.
Un’esperienza di accoglienza per donare serenità a chi sta vivendo in prima persona le violenze della guerra.
(ACI Stampa)