Sul volo tra Lisbona e Roma di ritorno dalla GMG si è tenuta la conferenza stampa di Papa Francesco che alla domanda “Perchè non ha pregato per la pace a Fatima” risponde che lo ha fatto in silenzio così come la Madonna aveva chiesto nella prima Guerra Mondiale.
Segue la domanda sulla questione degli abusi sessuali in Portogallo. A questa domanda il Pontefice risponde paragonando gli abusi ad una peste che nella Chiesa succedeva come in famiglia, e nei paesi, si copriva. Una questione che dopo i fatti di Boston necessita di essere presa “di petto”.Il Papa ricorda la riunione dei presidenti delle conferenze episcopali , la situazione è molto grave dice, e ripete la frase ” tolleranza zero”. E ai pastori che non si fanno carico di questa “irresponsabilità” si troverà il modo di affrontare la questione.
Il Pontefice ha parlato dei risvolti economici e commerciali, dice che “parlare con persone abusate è un’esperienza molto dura. Anche a me fa bene, non perché mi piace ascoltare, ma mi aiuta a prendermi cura di questo dramma”.
Non ci sono solo abusi sessuali: c’è l’abuso del lavoro dei minori, delle donne, in molti paesi si ha come metodo l’operazione chirurgica delle bambini ( infibulazione n.d.r.) e questo oggi. All’interno dell’ abuso sessuale c’è una “cultura dell’abuso” dice il Papa che l’umanità deve rivedere e deve convertirsi.
(ACI Stampa)