“Il sud dell’Europa perderà massicciamente turisti, soprattutto nei classici periodi dell’anno. I flussi si sposteranno verso alla fine dell’estate fino ad ottobre”. Lo dice alla Tiroler Tageszeitung il futurologo austriaco Andreas Reiter. “Le montagne e i laghi saranno avvantaggiati. Con 40 gradi non stai sull’Adriatico”. Le affermazioni del docente dell’università di Krems e direttore del Zukunftsbuero di Vienna, in qualche modo, fanno eco a quelle del ministro tedesco Karl Lauterbach. A causa del cambiamento climatico “il Mediterraneo sarà interessante in altri periodi dell’anno. Andrò in Italia tra ottobre e aprile”, sostiene. “Tra 20 anni – prosegue – le vacanze estive ‘sole e spiaggia’ sul Mediterraneo non saranno più come ora. Ci andrò in autunno e in primavera, perché le temperatura (d’estate, ndr.) saranno insopportabili”. Questo avrà ovviamente effetti sulla scelta delle mete turistiche delle famiglie, che a causa della chiusura delle scuole sono legate all’estate. Le vacanze estive – secondo Reiter – per una fetta importante della popolazione saranno troppo care. Il sud della Svezia e l’Olanda registreranno un boom di vacanzieri, ma – a suo avviso – saranno proibitive per la maggioranza dei cittadini. Con l’innalzamento delle temperatura cambierà anche il turismo invernale. “Le località sciistiche più basse avranno sempre meno neve. Il Tirolo e l’Austria potranno però recuperare massicciamente d’estate”, conclude.
(ANSA).