Il 28 luglio scorso, attraverso due telegrammi, a firma del cardinale Parolin, Papa Francesco ha voluto pregare per le vittime dei disastri naturali che hanno colpito Italia e Grecia.
Nel telegramma a monsignor Petros Stefànou, presidente della Conferenza episcopale greca, il Papa scrive di essere profondamente preoccupato per la minaccia alla vita e per i danni causati dagli incendi diffusi in varie parti della Grecia, causati dall’ondata di caldo che sta colpendo diversi Paesi europei. Il Pontefice assicura preghiere per le persone colpite e “che Dio benedica gli sforzi dei vigili del fuoco impegnati nell’emergenza”. Si augura infine che “i rischi per la nostra Casa comune, esacerbati dall’attuale crisi climatica, spronino tutte le persone a rinnovare i loro sforzi per prendersi cura del dono della creazione, per il bene delle generazioni future”.
Nel messaggio agli italiani, tramite il cardinale Zuppi, Papa Francesco chiede “di farsi interprete della sua affettuosa vicinanza alle popolazioni colpite” da nubifragi e incendi, “che evidenziano la necessità di porre in atto sforzi coraggiosi e lungimiranti per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e proteggere responsabilmente il Creato”. Infine invoca conforto per chi soffre le conseguenze di “così gravi disastri” e esprime apprezzamento per quanti “si sono prodigati generosamente nei soccorsi, in particolare i vigili del fuoco”.
Dopo aver ringraziato il Papa, il cardinale di Bologna conferma che i vescovi italiani accolgono il suo invito a “sforzi coraggiosi” per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici.
Ogni pensiero “fatalistico” afferma Zuppi “deve lasciare spazio all’impegno concreto di scegliere la difesa del territorio, preservando la Casa comune con un impegno condiviso nella cura della Terra per difendere la vita di ogni persona e permetterla a chi verrà dopo di noi”.
(ACI Stampa)