Sostienici
27 Lug 2023

‘In Trentino medici e sanitari di serie B’

“A livello nazionale dovrebbe essere prevista a breve la firma del rinnovo 2019-2021 che porterà da subito i colleghi delle altre regioni ad avere un incremento stipendiale pari al 3,78%, oltre a circa 7.000 euro di arretrati dei 5 anni di vacanza contrattuale, ma soprattutto a godere di alcune novità normative che, se attuate correttamente, potrebbero migliorare le condizioni di lavoro. Dal giorno successivo a quello della firma del contratto nazionale, quindi, i dirigenti medici e sanitari del Trentino ripiomberanno nella condizione di medici e sanitari di serie B rispetto al resto d’Italia, con buona pace dei discorsi profusi sulla attrattività del nostro territorio”.

Lo scrivono in una nota Cimo e Fesmed, che rappresentano la dirigenza medica veterinaria e sanitaria in Trentino.
“Un ulteriore schiaffo morale alla dirigenza medica, veterinaria e sanitaria della provincia di Trento è arrivato pochi giorni fa con l’annuncio del finanziamento dei rinnovi contrattuali 2022-2024 del comparto del pubblico, sanità compresa, ma non per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria della provincia di Trento, ferma ad un contratto ormai scaduto nel 2019. Questo significa che gli stipendi della dirigenza sanitaria trentina sono pari a quelli che i colleghi delle altre regioni percepivano 5 anni fa” si legge ancora nella nota.
Dal 2017 al 2021 la crescita del numero di medici in Trentino non si è verificata, come invece è stato nelle altre regioni italiane e persino nella vicina Provincia autonoma di Bolzano. L’incremento di 48 specialisti (passati, secondo l’Istat, da 1256 a 1304), va a mantenere un rapporto costante, non incrementale, nella nostra Provincia dove il rapporto di medici (specialisti e di medicina generale) per 10.000 abitanti risulta pari a 0,2, a fronte di una media nazionale dello 0,9.
Il dato che più sorprende è la differenza fra il Trentino e l’Emilia-Romagna: in Trentino abbiamo 30 medici per 10.000 abitanti, mentre in Emilia-Romagna il rapporto sale a 40 medici per 10.000 abitanti. Facendo le dovute proporzioni, in Trentino mancherebbero pertanto 550 medici.

(ANSA)