La stagione invernale sulle piste da sci si è conclusa anche per le truppe alpine, che hanno garantito l’assistenza in diciannove comprensori dell’intero arco alpino e sull’Appennino, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte e Abruzzo.
Il numero degli interventi di soccorso complessivamente effettuati si è mantenuto in linea con gli anni precedenti, contando al termine della stagione circa 3.000 eventi. Gli alpini si sono occupati anche di prevenzione valanghe con il servizio Meteomont, che raccoglie i dati forniti attraverso una rete di stazioni meteorologiche e attraverso quotidiani rilevamenti manuali sul campo. Questi elementi permettono di avere una visione dettagliata delle condizioni dei differenti cristalli di neve alle varie profondità, restituendo quindi un’immagine della situazione di stabilità del manto nevoso alle differenti quote e sui diversi versanti.
Oltre a questi servizi, l’esercito con gli alpini garantisce, durante tutto l’anno, delle squadre specializzate in grado di intervenire in collaborazione con il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico per qualunque emergenza di soccorso in montagna o su terreni impervi sull’intero territorio nazionale.
(ANSA)