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21 Gen 2023

Impresa e terzo settore, in Trentino mancano i lavoratori

La mancanza di lavoratori è diventata una vera e propria crisi che colpisce trasversalmente i diversi settori imprenditoriali e produttivi. È quanto emerso dal convegno organizzato dal consorzio della cooperazione sociale trentina Consolida presso la Cantina sociale di Trento. L’incontro – si apprende – si proponeva di analizzarne le ragioni alla base della crisi e individuare le possibili soluzioni. “L’attuale e inedita crisi del lavoro non ha risparmiato neppure il sistema imprenditoriale cooperativo sociale: mancano educatori, operatori sociali, medici, infermieri. È urgente interrogarsi su come costruire strategie gestionali e culturali, ma anche alleanze territoriali forti per arginare gli elementi contestuali che la stanno rendendo la cooperazione, pezzo fondamentale del welfare, meno attrattiva come luogo di lavoro da una parte e di investimento pubblico dall’altra a fronte invece di una domanda di servizi di cura in esponenziale aumento”, ha affermato Francesca Gennai, vicepresidente del consorzio.

La crisi, a detta di Gennai, ha molteplici ragioni, tra cui il nuovo significato del lavoro tra senso e compenso, il suo valore reputazionale e sociale, le questioni di genere, l’invecchiamento della popolazione, le riforme normative, le politiche di welfare e il ritardo nell’innovazione tecnologica dei sistemi di cura. Sul tema dell’imprenditoria, Francesco Profumo, presidente di Fondazione Bruno Kessler, ha messo in rilievo la necessità di ripensare al sistema formativo in un’ottica a medio lungo termine. “Serve – ha detto – un modello formativo personalizzato che garantisca una buona qualità di vita e renda resilienti in un mondo che di certo ha solo l’incertezza e la rapidità”.

(ANSA).