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12 Gen 2023

Speculazioni sui pascoli in Trentino, recuperati 730.000 euro

Il Corpo forestale del Trentino, assieme all’Agenzia provinciale per i pagamenti (Appag) e ai servizi veterinari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), nell’ultimo triennio ha intensificato ed esteso i controlli su pascoli e bestiame, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni speculativi da parte di aziende agricole che puntano ad incassare i “premi per l’alpeggio”.  Nel triennio 2020-22 – informa la Provincia – i controlli hanno consentito di recuperare una somma complessiva pari a quasi 730.000 euro.

Nello specifico, si tratta di mancati pagamenti per circa 400.000 euro e sanzioni per oltre 330.000 euro. L’abbinamento di contestazione amministrative e di atti d’indagine condotti dal Corpo forestale, quale organo di polizia giudiziaria, ha permesso di procedere alla contestazione di diverse irregolarità, con la conseguente sospensione o riduzione dei premi pagabili. Nel solo 2022 le somme ‘recuperate’ hanno raggiunto i 311.000 euro.
Per contrastare i fenomeni speculativi, la Provincia ha intrapreso diverse azioni amministrative e operative, tra cui lo “Schedario provinciale dei pascoli”, l’approvazione di diverse norme attuative di dettaglio finalizzate alla corretta gestione del pascolo e l’intensificazione dei controlli.
“Quelli messi in campo sono interventi mirati, che hanno portato ad una maggiore qualità nella gestione del pascolo da parte delle aziende, benefici sulla concorrenza e una crescita dell’attenzione al benessere animale e alla gestione dei capi al pascolo” ha
spiegato l’assessore competente, Giulia Zanotelli.
La superficie dei pascoli in Trentino è di circa 90.000 ettari, di cui l’85% di proprietà pubblica. Le malghe, che ospitano nel periodo dell’alpeggio un totale di 25.500 bovini e 42.000 ovicaprini, sono 484.

(ANSA)