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14 Dic 2022

“Al lavoro!”: in mostra l’emigrazione trentina in Tirolo nell’800

Sarà inaugurata venerdì 16 dicembre a Trento alle Gallerie la mostra “Al lavoro! La migrazione trentina verso il Tirolo del nord nel XIX secolo”: un’esposizione che mette a fuoco le ricadute sociali, economiche e politiche dello spostamento di molti abitanti del Trentino verso la parte settentrionale del Tirolo nell’Ottocento.

La mostra “Al lavoro!” analizza la migrazione trentina da una prospettiva nord tirolese. E’ stata realizzata dal Museo dell’Arte Popolare Tirolese di Innsbruck in cooperazione con il Centro Migranti del Tirolo (ZeMiT); allestita a Innsbruck nel 2021 in occasione dell’anno dei Musei dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, approda ora alle Gallerie, dove sarà visitabile fino al 16 aprile 2023. Questo riallestimento, curato dal Museo dell’Arte Popolare Tirolese, è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Museo storico del Trentino e l’Ufficio emigrazione-Umst Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna della Provincia autonoma di Trento.

All’inaugurazione di venerdì 16 dicembre saranno presenti il direttore del Tiroler Landesmuseen Karl G. Berger, l’assessore agli enti locali, trasporti e mobilità della Provincia autonoma di Trento Mattia Gottardi, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e il dirigente generale di Umst Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna Giovanni Gardelli.

A corollario della mostra, sabato 17 dicembre alle ore 18 alle Gallerie, la Società Filarmonica di Trento propone lo spettacolo Come un fiume: viaggiatori dell’impero. Ieri emigranti, oggi cittadini d’Europa. Attraverso canzoni, balli, fotografie, voci, cronache, viene ricostruita una intensa pagina di storia del Trentino, dove ogni casa conserva memoria di un nonno, bisnonno, zio o lontano parente costretto a lasciare il proprio paese per andare a lavorare in terre lontane appartenenti all’immenso impero Austro-Ungarico. Le musiche, che evocano un mondo europeo vastissimo dalle mille lingue e dai mille costumi, sono capaci di restituire le meraviglie che i trentini videro in mondi tanto diversi dalla loro patria.
Drammaturgia e regia sono di Flora Sarrubbo; le musiche sono a cura di Renato Morelli e del Cantiere TTT; in scena ci sono Diletta La Rosa, Oscar Bettin, Elida Bellon e Giulia Prete.

(Ufficio Stampa PAT)