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08 Dic 2022

Vite e clima: nasce una rete collaborativa

I rappresentanti del mondo vitivinicolo hanno partecipato nei giorni scorsi a San Michele alla conferenza-laboratorio organizzata dalla Fondazione Edmund Mach dal titolo “Scenari climatici per la viticoltura trentina: progettare le strategie di azione per un territorio montano”. Sono state poste le basi per la creazione di “living lab”, ovvero tavoli di lavoro specifici per giungere ad azioni congiunte per affrontare le questioni legate all’impatto del cambiamento climatico sul settore vinicolo mediterraneo, ma anche trentino. Viticoltori, tecnici, amministratori provinciali, ricerca, associazioni di categoria sono le categorie chiamate a collaborare per identificare, studiare, affrontare e risolvere i problemi legati al cambiamento climatico.

Si è trattato dell’ultimo incontro di “Mediterranean Climate Vine and Wine Ecosystem” (MEDCLIV), progetto europeo co-finanziato da EIT Climate KIC e rivolto all’ecosistema viti-vinicolo dell’Europa mediterranea, includendo l’intero areale nazionale. Gli argomenti affrontati hanno riguardato la coltivazione della vite in territorio montano, con una particolare attenzione alle possibilità – che potrebbero diventare necessità – di coltivare in un territorio a geografia valliva.

L’incontro ha previsto una discussione finale che ha messo in luce gli aspetti da considerare in Trentino, tra cui le tecniche di ombreggiamento, l’irrigazione e le pratiche agronomiche idonee a controllare la fenologia. Su questi temi si potranno impostare dei “living lab”, intorno a cui le diverse categorie di attori che compongono l’ecosistema viti-vinicolo si confronteranno per giungere ad azioni congiunte.

(Ufficio Stampa PAT)