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27 Ott 2022

Il “nuovo” Progettone

Il disegno di legge di riforma del “Progettone” è stato approvato in Consiglio provinciale, confermando allo strumento il suo ruolo di servizio al reinserimento lavorativo.
“La legge provinciale che disciplinava la materia – commenta l’assessore provinciale Achille Spinelli – dopo oltre 20 anni necessitava di un adeguamento per quanto possibile fedele alla natura del “Progettone”, andando tuttavia a ridefinire aspetti sostanziali e procedurali per armonizzare lo strumento alla normativa europea e nazionale sopravvenuta nel tempo. Con la nuova legge continueremo ad accompagnare alla pensione le persone in età matura e offriremo opportunità occupazionali a chi non trova alternative sul mercato del lavoro ordinario ma il Progettone rientra tra le misure di politica attiva del lavoro”.

La legge conferma il ruolo del “Progettone” quale misura di politica attiva del lavoro per il reinserimento nel mercato del lavoro di persone appartenenti a particolari fasce deboli attraverso la realizzazione di servizi di pubblica utilità. Si tratta di un intervento a natura composita, ove al servizio di reinserimento lavorativo nel mercato del lavoro di particolari categorie di soggetti (servizio di interesse economico generale ai sensi della Disciplina europea) viene associato lo svolgimento di interventi di pubblica utilità (servizi di interesse generale privi di interesse economico).

Di seguito i principali cardini della riforma:

– inserimento del Progettone tra le misure di politica attiva del lavoro: si passa da strumento che accompagna il lavoratore disoccupato sino alla pensione, a misura finalizzata al reinserimento nel mercato del lavoro del lavoratore maturo disoccupato;

– il Progettone si connota, per le sue specifiche caratteristiche, come servizio composito di interesse generale che punta a promuovere l’occupazione di determinate categorie di lavoratori attraverso attività formativa, di accompagnamento e di inclusione lavorativa in servizi di pubblica utilità. Tale attività è classificata come “servizio di interesse generale” perché ritenuta necessaria per assicurare la soddisfazione dei bisogni della comunità, viene subordinata a specifici obblighi di servizio pubblico e ad adempimenti che mirano ad assicurare diritti fondamentali;

– i soggetti impiegati nei servizi di pubblica utilità sono individuati dall’amministrazione provinciale fra le persone appartenenti alle fasce deboli ed iscritte ad apposite liste;

– per la realizzazione del Progettone, la Provincia ha facoltà di coinvolgere, mediante conferimento di atti di incarico a seguito di procedura ad evidenza pubblica, organizzazioni private che si rendano disponibili a realizzare le attività e che perseguano una missione coerente con l’incarico, reinvestano i profitti, abbiano strutture societarie basate sul principio di azionariato dei dipendenti.

(Ufficio Stampa PAT)