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20 Ott 2022

A Rovereto il Festival di Informatici senza frontiere

Sulla bilancia contenuti cruciali legati all’impatto che l’innovazione ha sulla società e sul suo sviluppo con un taglio tutto dedicato alla trasformazione digitale e alla sostenibilità: è il Festival internazionale di Informatici Senza Frontiere, una tre giorni di innovazione sociale che quest’anno ha come titolo “Domani è un altro giorno”, ospitato fino a sabato Rovereto.

All’apertura, che si è tenuta oggi presso il Teatro Zandonai di Rovereto, ha partecipato anche l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura, Mirko Bisesti.
Accanto all’assessore c’erano la vicesindaco del Comune di Rovereto Giulia Robol, il presidente di Informatici Senza Frontiere Dino Maurizio, il presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo e la regional manager di Unicredit Luisella Altare.

Dino Maurizio, presidente Informatici Senza Frontiere ha spiegato come quest’anno il festival torni a Rovereto “per dibattere sul contributo che le tecnologie digitali possono dare alla realizzazione di un mondo migliore e a misura d’uomo. Ospiti illustri, laboratori, spettacoli, cercheranno di dare al pubblico una visione più precisa di quello che potrà essere il nostro futuro. ‘Domani è un altro giorno’, questo il titolo della kermesse, vuole far riflettere sulla sostenibilità dei nostri comportamenti e delle nostre iniziative private e pubbliche”.Sui temi della transizione ecologica, energetica e della resilienza sociale si è quindi soffermato il presidente di Fbk Francesco Profumo, evidenziando come “siamo ormai nella quarta rivoluzione industriale, quella tecnologica e digitale”, proprio per questo andrebbe “rivisto il modello di educazione delle giovani generazioni”, che dovranno continuamente apprendere nuove competenze. Infine “promuovere sinergie, alleanze fra imprese, mondo accademico, start up e i giovani”, è il compito oggi delle banche, per la regional manager di Unicredit Luisella Altare.

Tra gli appuntamenti in programma nei prossimi giorni: “Trasformazione digitale e (in)sostenibile”, un confronto tra due visioni opposte con Massimiliano Nuccio e Alessio Giacometti (venerdì ore 9, Teatro Zandonai); “Salva il mondo, salva la terra! Competenze, inclusione sociale e opportunità dell’economia circolare digitale”, il progetto che coinvolge i ragazzi con sindrome da autismo e Asperger per ricondizionare vecchi dispositivi informatici e tecnologici dismessi e donarli ad associazioni e famiglie in difficoltà, con l’intervento di Antonio Jesùs Molina Fernández (venerdì ore 14.15, Teatro Zandonai); “Il Metaverso che (forse) verrà” con Paola Velardi (venerdì ore 17, Palazzo Piomarta Aula Magna); il concerto spettacolo “Earthphonia”, il nuovo progetto artistico di Max Casacci, che ha raccolto i suoni della natura, i rumori, i versi degli animali, gli schiocchi delle radici, per trasformarli in vere e proprie sinfonie senza l’utilizzo di strumenti musicali (venerdì ore 21, Teatro Zandonai); “Impatto del digitale sull’ambiente: dalla consapevolezza all’azione” con Giovanna Sissa (sabato ore 9, Palazzo Piomarta); “L’importanza delle tecnologie dell’informazione per la transizione ecologica” con Andrea Tilche (sabato ore 14.15, Palazzo Piomarta); “L’occhio del satellite e le tecnologie digitali a servizio dell’ambiente e del territorio” con Lorenzo Bruzzone (sabato ore 15.30, Palazzo Piomarta); “Dati e modelli per la gestione degli ecosistemi” con Antonello Provenzale (sabato ore 17, Palazzo Piomarta).

Info: https://festival.informaticisenzafrontiere.org/

(Ufficio Stampa PAT)