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14 Set 2022

Il “grazie” del vescovo di Trento Lauro Tisi ai vicari uscenti don Saiani e don Furlan

A sei anni dall’inizio dell’episcopato dell’arcivescovo Lauro, novità importanti tra i suoi più stretti collaboratori: da lunedì 12 settembre è ufficialmente in carica il nuovo vicario generale don Claudio Ferrari che prende il posto di don Marco Saiani, destinato ad assumere la cura pastorale delle parrocchie roveretane di San Marco, Sacra Famiglia, Trambileno, Vanza, Noriglio e Terragnolo, guidate negli ultimi anni da don Ivan Maffeis, ora arcivescovo di Perugia. Don Ferrari proviene dalle parrocchie di Gardolo, Canova, Meano, Vigo Meano e Gazzadina che ora saranno seguite da don Ferruccio Furlan: anche per lui un ritorno da parroco dopo sei anni di servizio come vicario per il clero.

A tutti e tre i sacerdoti trentini il “grazie” sinceramente commosso e l’incoraggiamento dell’arcivescovo Lauro davanti ai collaboratori – preti e laici – della Curia e degli Enti afferenti ad Arcidiocesi, riuniti al polo culturale Vigilianum nella mattinata di mercoledì 14 settembre. Prendendo spunto da un corsivo di Vita Trentina che a luglio commentava il passaggio di testimone curiale, don Lauro ha sottolineato le doti dei partenti don Marco e don Ferruccio: “Così come sono entrati, se ne vanno in punta di piedi, con uno spirito di grande amore alla Chiesa”. “Ci hanno dato – aggiunge – una vera lezione di discrezione, rifuggendo l’apparire per essere semplicemente a servizio”. “I loro sei anni sono stati segnati pesantemente dal Covid, momento durissimo anche per il Consiglio episcopale dove abbiamo sperimentato la difficoltà nell’assumere decisioni che andavano anche contro la natura della comunità ecclesiale: li ringrazio per la loro abnegazione”. “Un altro grazie – ha aggiunto don Lauro – lo devo alla loro riservatezza. Tanti preti e laici mi hanno manifestato la stima nei loro confronti: significa che hanno inciso. Con loro ho avuto un confronto molto familiare e loro hanno raccolto anche le mie fatiche e i miei errori: mi sono stati davvero amici e so di poter contare su di loro e sui loro consigli anche in futuro”. L’Arcivescovo ha rimarcato anche la “pronta disponibilità” di don Marco e don Ferruccio ad “assumere nuovi incarichi”, così come per il nuovo vicario don Claudio: “Da lui – ha spiegato monsignor Tisi – ho raccolto un ‘sì’ pieno, pur sapendo – sottolinea don Lauro, memore anche dei suoi trascorsi da vicario – che andrà ad operare in una zona di fatica dove non si vivono certo le gioie di un parroco”. “Lo ringrazio tantissimo per la sua disponibilità e credo che, accanto a tante doti, potrà portare la sua goliardia e la sua capacità di sdrammatizzare. Credo che dovremo approfittare della sua umanità: potrà dare tanto. So di avere in te – si è rivolto infine a don Claudio in prima persona – un sicuro collaboratore”.

“Al mio successore don Claudio – ha fatto eco don Saiani – dico solo: buona guida! E a tutti voi – ha aggiunto l’ex vicario rivolto ai collaboratori di Curia – auguro di fare un bel gioco di quadra, a servizio delle nostre parrocchie. Buon cammino!”. Un augurio rilanciato nel suo indirizzo di saluto anche da don Furlan: “Grazie del percorso fatto insieme e per quello che siete stati. Sono contento di tornare in parrocchia, perché quello è il nostro proprio di preti. Ho vissuto anni di ricchezza, anche per la convivenza familiare in seminario dove mi sono sentito accolto”.

“Arrivo anch’io in punta di piedi” ha commentato da ultimo don Claudio Ferrari, stemperando da subito il clima con qualche bonaria battuta. “Ho fatto il parroco per vent’anni – ha aggiunto – e credo di saperlo fare abbastanza bene, mentre non conosco nulla di questo mondo. Lo conoscerò un po’ alla volta e spero di trovare collaborazione e accoglienza. Con alcuni di voi abbiamo condiviso esperienze parrocchiali, anche se qui i ruoli sono diversi. Ci verremo incontro, vi chiedo di portare pazienza”.

Monsignor Tisi ha quindi invitato a ricordare don Mattia Vanzo, ex cappellano a Riva, ora in vacanza per qualche giorno prima di assumere il nuovo incarico di delegato dell’Area Annuncio e Sacramenti.

Nel corso della mattinata, don Lauro ha riservato parole affettuose anche per Tarcisio Margoni, uno dei membri della segreteria dell’Arcivescovo, in pensione da pochi giorni dopo quarant’anni di lavoro. “Abbiamo fatto famiglia, spesso in un clima di complicità. Grazie per il grande lavoro di recupero archivistico e per lo spirito di serenità con cui hai accolto tante persone alla porta del vescovo”, ha detto con affetto monsignor Tisi, prima di consegnare a lui, a don Saiani e don Furlan un piccolo concreto segno di ringraziamento per la loro preziosa testimonianza e di augurio per il loro prossimo servizio ecclesiale.

(Servizio Comunicazione Arcidiocesi di Trento)