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19 Ago 2022

“L’Arte del Calore, il Calore dell’Arte” a Sfruz

E’ stata inaugurata a Sfruz la mostra L’Arte del Calore il Calore dell’Arte. Molti i curiosi accorsi ad ascoltare il Presidente del Mart che nel corso della sua presentazione ha riconosciuto l’importanza culturale delle stufe ad olle di Sfruz affermando che questo patrimonio dovrebbe diventare patrimonio Unesco. Presente anche l’Assessore regionale agli Enti locali che ha sottolineato la bontà del progetto delle mostre itineranti promosse dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Al termine della cerimonia di inaugurazione il Sindaco Andrea Biasi, indossando la fascia tricolore, ha comunicato a Vittorio Sgarbi che il consiglio Comunale di Sfruz con delibera numero 13 del 28 luglio 2022, all’unanimità, l’ha nominato cittadino onorario di Sfruz.

“Con questa cittadinanza onoraria, – afferma il Sindaco di Sfruz Andrea Biasi – la comunità di Sfruz desidera ringraziarLa, non solo per aver dimostrato affezione al Comune di Sfruz, ma per il profondo legame che lo lega ad essa. Legame testimoniato dal suo impegno per la realizzazione di iniziative finalizzate a promuovere la conoscenza e la valorizzazione della realtà̀ storico-artistica di Sfruz. Il suo contributo è stato notevole, all’interno del catalogo della mostra è presente un testo, lo stesso, che qualche settimana fa avete letto nell’inserto del Corriere della Sera “Io Donna”. Lei – conclude il Sindaco – non è da oggi cittadino di Sfruz. Lo è sempre stato e sempre sarà di Sfruz. Quelle notti di fuoco ci sono state e ci saranno ancora perché come una volta ho avuto modo di leggere in una sua intervista: …” a differenza di un letterato, che può permettersi il lusso di essere malato, a uno storico dell’arte si richiede una componente di azione e dunque di integrità fisica. Non può fare il proprio mestiere senza muoversi e viaggiare”. Ecco con oggi nel suo viaggiare saprà che a Sfruz ad accoglierlo ci sarà una civitas amica pronta ad ospitarlo e a farle rivivere quelle notti di fuoco”.

“È emozionante – afferma il presidente del Mart – pensare che nella storia a Sfruz qualcuno abbia imbrigliato il fuoco e costruito questi oggetti fantastici che sono le stufe ad olle. Una produzione che si è diffusa in molti luoghi d’Europa. Sono convinto che se Palladio avesse visto le stufe di Sfruz le avrebbe volute nelle sue creazioni architettoniche. Sono molto felice – conclude – di diventare cittadino onorario di questo luogo così remoto, così importante, così marginale rispetto a Firenze, Roma, Siena però tale da farmi pensare che se il Palio è un orgoglio dell’Italia anche le stufe di Sfruz sono un orgoglio dell’Italia tanto che l’UNESCO potrebbe proporle patrimonio dell’umanità”.

(uff. stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol )