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30 Giu 2022

Firmato in Provincia il nuovo accordo sul lavoro agile

Prevede che i dipendenti pubblici possano chiedere fino a 2 giorni di lavoro a distanza a settimana, elevabili a 3 in casi di particolari fragilità o necessità familiari dei dipendenti.
La disciplina riguarda i dipendenti della Provincia autonoma di Trento, dei Comuni e delle APSP. Non si applica invece alla classe dirigente provinciale.
“Con questo accordo – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – si esce dalla straordinarietà del periodo Covid per dare il via ad una nuova forma del lavoro dove combinare in maniera virtuosa lavoro in presenza, che non potrà mai mancare e sarà di fatto prevalente, e lavoro a distanza dove siano centrali le competenze dei singoli e il lavoro di gruppo.”

Il lavoro agile consente di incrementare la competitività, l’attrattività e l’efficienza delle amministrazioni, l’orientamento ai risultati, il miglioramento dei servizi pubblici, nonché di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.

L’accordo prevede una fascia di collocabilità della prestazione con articolazione oraria flessibile e una fascia di inoperatività del lavoratore nella quale vige il diritto alla disconnessione e che coincide con il periodo di 11 ore di riposo consecutivo.

Particolare attenzione è stata dedicata nel testo al tema della sicurezza richiamando le Linee guida approvate dal Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sulla base di quanto previsto dal Piano strategico. Inoltre, a differenza della disciplina precedente, l’accordo prevede che nel periodo di lavoro agile trovino applicazione le disposizioni in materia di lavoro straordinario e/o supplementare.

Infine, la nuova disciplina prevede che la prestazione di lavoro in modalità agile sia finalizzata a garantire obiettivi di efficacia e di efficienza nel raggiungimento degli obiettivi delle amministrazioni, ma anche che, grazie agli elementi di flessibilità, lo stesso sia uno strumento particolarmente indicato per la gestione di situazioni individuali di fragilità e per favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro.

(Ufficio stampa PAT)